Cristian Calestani
«Per me quel telefonino è importantissimo. Lì ci sono salvati i messaggi vocali e le foto di mio figlio, morto lo scorso anno a Santo Domingo. Sono l’ultimo bel ricordo che ho di lui». C’è tutta la disperazione di una mamma nell’appello lanciato da Stefania, madre di Michele Minghelli Vaini: il 38enne parmigiano - da 13 anni residente a Ronco Campo Canneto di Sissa Trecasali - stroncato da un malore a Santo Domingo durante una vacanza nei giorni di Natale dello scorso anno.
Stefania racconta di essersi accorta di non aver più il proprio cellulare - un Samsung Galaxy Grand Prime - martedì scorso intorno alle 16.30 dopo essere salita su un autobus alla pensilina del Toschi a Parma. «Non so se il cellulare mi sia stato rubato o se mi sia caduto dalla borsetta senza che me ne accorgessi - dice -, ma purtroppo quello che so è che memorizzati su quel telefono avevo alcuni bellissimi ricordi di mio figlio: soprattutto i messaggi vocali che mi aveva inviato durante la sua vacanza a Santo Domingo». La vicenda della morte di Michele colpì molti parmigiani lo scorso anno. Mamma Stefania, infatti, raccontò delle difficoltà che incontrò per mettersi in contatto con le autorità di Santo Domingo, riuscendo solo dopo un mese dal decesso a riportare la salma del figlio in Italia. Michele, nato a Parma il 9 luglio 1978, era cresciuto in città, nella zona di via Mordacci. Aveva frequentato le elementari all’Anna Frank e la media Ferrari. Poi la decisione di iscriversi all’alberghiero Magnaghi di Salso per divenire cuoco. Ottenuto il diploma erano poi arrivati i primi impieghi lavorativi. All’inizio al Parma Rotta, poi al Battibecco. Quindi le esperienze come cuoco stagionale soprattutto in riviera romagnola e, in particolare, a Rimini e Riccione. Era rimasto legatissimo agli amici di via Mordacci: con molti di loro aveva seguito per anni le partite del Parma insieme ai Boys, anche in trasferta. Nel 1999 perse il padre Giorgio che morì in un incidente che avvenne in via Pini, in città. Quel lutto rafforzò il rapporto, già solidissimo, con la madre. «Sono disposta a dare una ricompensa a chi fosse in grado di riportami quel telefono e sono disponibile a regalare il nuovo cellulare che ho acquistato. Per me è troppo importante tornare in possesso di quei bellissimi ricordi di mio figlio. È l’unico modo che ho per poter continuare a sentire la sua voce». Chi avesse ritrovato il cellulare può contattare la signora Stefania al 339.7757995.
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