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Natale  in sicurezza... alimentare

17 Dicembre 2020, 10:35

Mangia. Bevi. Ama. Il Natale è dietro l'angolo e così lo è anche la maratona culinaria che accompagna questa festa, nonostante la pandemia. 
All’Efsa diciamo spesso che il cibo in Europa è parte di ciò che siamo. Condividere il cibo con i propri cari è impagabile e alcuni dei nostri ricordi più cari si formeranno in questi giorni attorno a un tavolo. 


PICCOLE REGOLE DEL BUFFET
Per esempio, se vi trovate in alcune zone della Scandinavia, potreste sognare il vostro prossimo Julbord, un buffet di Natale pieno di prelibatezze. È divertente poter riempire il piatto tutte le volte che si vuole, vero? Idealmente pietanze calde come le salsicce dovrebbero essere tenute al caldo, mentre quelle fredde (salmone, anguilla ecc.) stanno meglio in piatti freschi - perché quindi non tenerne alcuni in più nel frigorifero per sostituirli man mano con quelli più freddi? 
In ogni caso, gli alimenti sulle tavole dei buffet non dovrebbero essere lasciati a lungo a temperatura ambiente, poiché i vostri parenti non sono gli unici ad avere fame in sala: non dimenticate i batteri! 

CUCINA E IGIENE
Questi ospiti indesiderati e invisibili sono sparsi per tutta la casa. Pertanto, per evitare di ricevere in regalo una bella infezione di origine alimentare, è fondamentale mantenere un’igiene rigorosa in cucina! 
L'uso improprio di utensili o la scarsa pulizia delle superfici può infatti contribuire alla diffusione dei batteri. Trattare separatamente ingredienti crudi e cotti durante la preparazione, lavare spesso e bene le mani e pulire a fondo le superfici sono consigli di facile applicazione che possono prevenire o ridurre il rischio rappresentato da questi microrganismi. 

 


CRUDO SÌ MA CON ATTENZIONE
Se invece non siete degli chef, potreste decidere di rispettare la tradizione del pesce sulla tavola della Vigilia mangiando sushi.  Chi dice che questo Natale non sia il momento giusto per viaggiare verso Oriente almeno in cucina? Come sempre, quando si tratta di alimenti crudi- non solo pesce, ma anche le tartare  o il fillet American servito in Belgio- ci vuole attenzione perchè potrebbero essere fonte di intossicazioni alimentari se non vengono preparati in modo appropriato. Un buon freezer può essere un ottimo alleato per inattivare qualsiasi microbo presente nel cibo. Tuttavia, ricordatevi di trattare gli alimenti scongelati come fareste con qualsiasi cibo deperibile.
Il pesce è in generale molto apprezzato in questo periodo da tanti europei, come i portoghesi -bendito bacalhau- gli spagnoli o i cechi. Può contenere però alcuni residui indesiderati, soprattutto nelle specie più grandi, come il mercurio, o le microplastiche. Lo stesso vale per i frutti di mare, e Babbo Natale sa che in molte zone della Francia il Natale non sarebbe Natale senza le ostriche. E cosa farebbero in Galizia senza i percebes? No, non si tratta di rinunciare ai propri piatti preferiti: i benefici nutrizionali derivanti dal consumo di pesce non vanno dimenticati. Basta non mangiare lo stesso tipo ogni giorno. La scienza dimostra che il modo migliore è tenere una dieta variata: si ridurrebbero le possibilità di essere esposti in modo ricorrente a specifici contaminanti e si guadagnerebbe dal punto di vista nutrizionale. 

OCCHIO ALLE QUANTITÀ
Contribuire alla buona salute dei cittadini europei è compito dell’Efsa. Per questo, spesso raccomandiamo dosi massime di determinati prodotti e sostanze - e nel farlo siamo molto prudenti. Pensate alla Stevia che mettete nella vostra bevanda calda, forse perché vi sentite così in colpa per tutti gli zuccheri che state ingurgitando in questi giorni. Il suo potere dolcificante è 200-300 volte superiore a quello del saccarosio. 
L'Efsa sta attualmente riesaminando i dati relativi a tutti i dolcificanti immessi sul mercato prima del gennaio 2009, tra cui l'acesulfame K (E 950), la saccarina (E 954), il sucralosio (E 955), per citarne solo alcuni.   
Nel farlo l'Efsa, come organizzazioni simili, effettua rigorose valutazioni del rischio di tutte le sostanze chimiche proposte per l'uso negli alimenti per determinare quali possono essere utilizzate e in quale misura, in modo che non abbiano effetti avversi sulla salute umana, animale e sull'ambiente. 

NATALE IMMINENTE
Una bella sfida, ma anche il Natale è una sfida; a volte si ricevono regali che non incontrano il nostro gusto. Altre volte, sei la persona incaricata di trovare i doni per compiacere i parenti più esigenti e potresti sentirti come se stessi facendo un triathlon, magari con un vestito più caldo. Potrebbe venire in aiuto una bevanda energetica o una tazza di caffè fumante… 
CAFFEINA, LA GIUSTA DOSE
Per gli amanti della caffeine, l'Efsa ha stabilito un livello di sicurezza di 3 mg per chilogrammo di peso corporeo al giorno per il consumo abituale di caffeina. 
Questo non si riferisce solo all'espresso -circa 80mg di caffeina per tazzina- che gli italiani amano, ma anche alla tipica tazza di tè nero inglese -50mg-, o la barretta di cioccolato -25 mg o 10mg se è fatta di cioccolato al latte- che si può mangiare mentre si guarda ‘Una poltrona per due’ per l’ennesima volta.

LA CONSERVAZIONE DEL CIBO
E se viaggiate verso sud, quanto sarebbe difficile per un greco dire di no a un melomakarono dolce e fondente, o a un kourabie croccante e così ricco di zucchero semolato? Fate attenzione però, anche se questi dolci possono essere conservati per più giorni, è necessario tenerli in un luogo asciutto o in un contenitore per alimenti, in modo che non ci sia alcuna proliferazione di batteri che metta a rischio la vostra salute.  Ma il dolce che davvero in Grecia non si vede l’ora di mangaire è la vasilopita di Capodanno; chi sarà il fortunato a trovare la moneta d'oro? Siate certi che i deliziosi coloranti alimentari usati da vostra nonna sono stati valutati dall'Efsa e sono sicuri per l'uso.  Tuttavia, tenete sempre presente la regola d'oro: non esagerate! 

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