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Quando il gin non ha rivali: dalla Thailandia alla conquista del Mondo

Quando il gin non ha rivali: dalla Thailandia alla conquista del Mondo

di Andrea Grignaffini

30 Ottobre 2019, 08:13

Che sia boom del Gin ormai è cosa nota. Si rivivifica una storia partita dal lontano 1220 circa, in pieno Medioevo, nei Paesi Bassi: Tommaso di Cantimprè scrive, nel De Rerum Naturis, di un vino messo a bollire con bacche di ginepro. La bevanda risultò acre - e forse il nome deriva proprio da ciò - ma, a quanto pare, possedeva proprietà medicamentose. Pian piano, attraverso la distillazione, il vino liquoroso divenne il Genever: un distillato a base di bacche di ginepro ed altre erbe che risultavano provvidenziali per alleviare i malesseri della popolazione. 
un viaggio europeo
Dall’Olanda all’Inghilterra il passo fu breve. Ora la proliferazione dei marchi artigianali è esondante e noi scegliamo un Gin che ci ha folgorato: Iron Balls. Siamo nella caotica e rumorosa Thailandia e la distilleria è ubicata presso il bar Iron Balls, un luogo magico, unico, un po’ stile anni ‘30, foderato di bottiglie di liquore stipate ovunque. Il progetto di Iron Balls Gin Distillery è stato ideato e progettato da un designer di estrazione australiana per queste tipologie di locali, molto famoso in Thailandia. 
Nel 2015 il nostro Asheley Sutton decide di pianificare e far suo il progetto del suo bar Siam Engineers Siam diventando ben presto molto conosciuto. E comincia anche la nuova avventura che richiederà fatica, impegno e sudore in quanto l’alcol è prodotto con noci di cocco e ananas, ma rigorosamente pelati, schiacciati, tritati e miscelati, tutto naturalmente a mano. Sono un numero esorbitante, parliamo di circa 1.000 noci di cocco e 500 ananas, la miscela di frutta viene immessa nel serbatoio di fermentazione dai 7 ai 10 giorni e poi filtrato. 
un gin unico
Il mix ottenuto viene distillato in capienti Carl di rame a due colonne. Nella degustazione alcune botaniche utilizzate hanno la prevalenza come la cannella, il pepe e lo zenzero, subentra poi un sentore lieve di ginepro esotico e tocchi agrumati e speziati. La bocca ha carnosità e spessore con tocchi fioriti che intrigano l’assaggio e ne rivivificano il sorso.
 

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