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Parma -

Martedì 21 Ottobre 2025


il ristorante

Trattoria del Grillo - Tanta tradizione seguendo i sapori della parmigianità


Trattoria del Grillo - Tanta tradizione seguendo i sapori della parmigianità

Sale ampie e luminose per questa trattoria di Vigatto, a pochi chilometri dalla città. Tutto molto organizzato e non potrebbe essere altrimenti vista la possibilità di servire molti coperti: servizio sorridente, tavoli distanziati, tovaglie chiare. All’ingresso scrupoloso controllo della certificazione verde, mascherine fino al tavolo e sempre per i camerieri. Menu e carta dei vini, quest’ultima con proposte dalle regioni, una selezione locale e prezzi contenuti.
La cucina, i piatti
Il menu è sostanzialmente quello di sempre, cui si aggiungono o si tolgono i piatti legati alle stagioni, mentre sono sempre ricche le porzioni cucinate secondo i canoni della cucina parmigiana. La torta fritta (giudicata la migliore di Parma e provincia nella recente trasmissione di 12tv Parma) è, giustamente, un vanto del locale: la sua principale qualità è quella di essere asciutta e leggera, con una sottile crosticina friabile e poi appena panosa, dal colore chiaro tendente al paglierino, nessuna traccia di unto. E’ perfetta coi salumi «forti» che trovate in carta: con la spalla cotta, col salame. Invece, il discreto culatello di Zibello Dop 24 mesi di stagionatura è opportunamente servito con riccioli di burro e pane caldo e ancora pane col buon prosciutto di Parma Dop 28 mesi e con l’ottimo spallaccio tagliato a mano dal sapore intenso e lungo. Oltre ai salumi, uno sformatino di zucca al Taleggio, un tomino in crosta con salsa al tartufo, mentre, pur in menu, non era disponibile l’insalata di cappone. Burro biologico delle Vacche Rosse e Parmigiano Reggiano biologico di Solobruna per condire i tortelli d’erbetta, di zucca, di patate anche in porzione tris: hanno tutti pasta dura nelle giunture, sono dolci e equilibrati quelli di zucca alla parmigiana (senza mostarda nel ripieno), anonimi quelli di erbetta, innervati dal sugo di porcini secchi quelli di patate. Anolini in brodo, risotto tartufato, gnocchi con pasta di salame e ristretto di lambrusco, tagliolini dalla pasta consistente e condimento asciutto di prosciutto, zucchine, un po’ di panna sono le altre scelte di primi piatti. E’ giorno di bollito misto che arriva già impiattato dalla cucina ed è buono soprattutto nel cotechino dal sapore equilibrato e dolce e nel taglio del prete di maiale, gommoso e saporito. Discreta la lingua, duretto il taglio di manzo, ricco di Parmigiano (come deve essere) il ripieno. Accompagnavano il tutto le salse di rigore e mostarda di frutta. Poi tagliata di Angus irlandese dalla carne succulenta e cottura precisa; fiorentina di Fassona (4,50 all’etto); punta di vitello ripiena e al forno; coniglio alle erbe; stinco di maiale al forno; faraona disossata e ripiena; cinghiale con polenta; tartara di manzo con sedano e Parmigiano o con capperi e acciughe; trippa alla parmigiana e agnello alla griglia.
Per finire
Ricca scelta anche tra i dolci: la zuppa inglese nel bicchiere in versione dolce e piaciona; la mousse allo Zibibbo anch’essa molto tendente al dolce; panna cotta; tiramisù; semifreddo all’amaretto; sbrisolona e crostata di prugne. Macedonia di frutta; ananas in carpaccio; gelati vari. I prezzi: coperto 1,70 euro; antipasti 7-13; primi 9,50-10; secondi 9-16; dolci 4,40-5. Menu esposto, ingresso, bagno, parcheggio comodi.
Non mancate
Torta fritta, tagliata

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