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Parma -

Sabato 25 Ottobre 2025


il RISTORANTE

Euridice, cucina per tutti, dalla terra al mare. E la sera pizza

Euridice

Ristorante e pizzeria o, meglio, pizzeria solo la sera e sempre ristorante. Anche per grandi numeri, circa 200 coperti tra le varie sale e, in estate, alcuni tavoli sotto il porticato. Va detto subito che sono, ovviamente, attrezzati per tutto questo e il giorno della nostra visita, pur in un momento di molta affluenza, il servizio è stato puntuale, gentile e sorridente. Siamo in una grande casa colonica, ristrutturata per la bisogna, nella prima campagna di Parma, vicino ai padiglioni della Fiera. Si pranza in quella che era la stalla con colonne e voltini in mattoni stuccati, tovaglie bianche, bicchieri scintillanti, triste cestino del pane con grissini imbustati, pagnotte bianche poco cotte, focaccia spessa di cui mangiare solo la crosta. Menu con QR code e il tablet di servizio su cui consultare anche una buona carta dei vini con ricche referenze, molte servite a calice, dalle regioni italiane e dalle Francia, con belle proposte di grappe, whisky e altri distillati, piccole bottiglie (37,5cl).
La cucina, i piatti
Proposte di terra e di mare, salumi del territorio, crostini, bruschette, torta fritta; risotto, tortelli e maltagliati tra i primi; largo spazio alla griglia e a preparazioni in padella tra i secondi. Cucina di tradizione moderna, con gusto mediterraneo e uso di olive, melanzane, capperi, acciughe; costume marinaro nei piatti di pesce. Si comincia con un corretto polpo grigliato su un rosti di patate, misticanza e pesto di rucola e con un ceviche di ricciola e ombrina a tocchetti, profumati di coriandolo e marinati nel lime che dà al tutto un sapore molto deciso. Più equilibrato il piatto di paccheri di Gragnano al ragù di dolce scorfano, rinforzato dalle olive nere, appena di peperoncino, pomodori, la freschezza del prezzemolo. Sapori più decisi negli strozzapreti al nero di seppia con calamari, pomodoro, pisellini, qualche vongola verace. E ancora: gnocchi di patate, pesce spada e melanzane; risotto al lime, gamberi e branzino; tortelli d’erbetta; tortelli di melanzane; maltagliati al ragù di culatello. Ai secondi è padrona la griglia: Fiorentina (6,50 euro l’etto); costata (5,50 l’etto), nodino di vitello; filetto di manzo; galletto con salsa alla diavola; spigola e orata. Il misto di carne rivela la buona mano del rosticcere che cuoce senza bruciacchiare e lasciando morbida la braciola d’agnello, la pancetta, la coppa, la saporita salsiccia, il taglio di pollo e di manzo, la costina di maiale. Discreto il trancio d’ombrina passato in padella con olive, capperi, limone e spinaci. Altri secondi: straccetti di manzo, riso basmati, acciughe e capperi; petto di faraona marinata al limone; tagliata di tonno in crosta di sesamo e caponata.
Per finire
Insalata di frutta fresca; deliziosi cantuccini al vinsanto; l’estemporanea zuppa inglese chiamata «Kolors» (omaggio al gruppo musicale?) in bicchiere, sormontata da panna montata e frutta fresca; torta cioccolatina; crema bruciata; bavarese alla vaniglia. Prezzi: coperto 3,5 euro; antipasti 8-18; primi 12-18; 15-25; 6-7. Menu non esposto, ingresso, bagni, parcheggio comodi.
Non mancate
Paccheri allo scorfano

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