cucina
La cucina del ristorante L’Alpino profuma «di casa», di piatti fatti con amore e di tanta attenzione alle materie prime, tutte rigorosamente a chilometro zero. Non solo i funghi e la cacciagione vengono dalle montagne attorno a Santa Maria del Taro: persino la farina, anche quella di mais, viene fatta macinare in un mulino di Santo Stefano d’Aveto. «Siamo “vecchio stampo” – dice Annamaria Brugnoli, “regina” indiscussa della cucina -. Ci piace fare tutte le cose in casa, dal pane ai dolci, e coccolare i clienti con piatti genuini». E l’amore è stato il motore di tutto. Per amore del marito Annamaria si è trasferita a Santa Maria del Taro da Borgotaro, e per amore del paese, 23 anni fa, si è messa dietro ai fornelli. Oggi la sua cucina si fregia di un «Fungo d’oro», che la incorona tra i migliori ristoranti della Val Taro, ma per arrivare fin qui Annamaria ha dovuto rimboccarsi le maniche. «In cucina ho iniziato da autodidatta, contando sulle ricette di mia mamma, tanti consigli e le “prove” su mio marito. Ho fatto corsi e imparato tanto dalle cuoche del paese che hanno lavorato con me: Rita, ad esempio, mi ha insegnato a fare la “famosa” baciocca di cui tutti sono golosi». Oggi, per Santa Maria, il locale di Annamaria è un vero punto di riferimento. Quando l’unica pizzeria ha chiuso, lei e il marito hanno deciso di imparare a fare anche quella. E lo stesso è stato per altre attività che stavano per sparire, come i tabacchi, i giocattoli e l’edicola. «Qui non facciamo solo da mangiare, cerchiamo di dare un servizio al paese e ai turisti. La mia più grande soddisfazione è vedere la gente tornare perché significa che è stata bene».
Ingredienti
1 faraona
1 bicchiere di vino bianco secco
1 spicchio d’aglio
1 cipolla tritata
un rametto di rosmarino
brodo vegetale
olio evo
sale e pepe qb
Preparazione
Dopo aver pulito e ben lavato la faraona, tagliatela a metà e mettetela in una casseruola in cui avrete fatto scaldare l’olio con l’aglio e la cipolla tagliata a pezzetti. Fate rosolare nel condimento la carne su tutti i lati e sfumate con un bicchiere di vino bianco. A fine rosolatura, aggiungete il rosmarino, regolate di sale e pepe, e mettete la casseruola in forno già caldo a 180/200 gradi per 1 ora e mezza circa girandola di tanto in tanto. Per evitare che la carne si asciughi troppo durante la cottura, aggiungete il brodo caldo un mestolo alla volta. Servite affiancando alla faraona patate arrosto e verdure di stagione cotte o crude a piacere.
© Riproduzione riservata
Gazzetta di Parma Srl - P.I. 02361510346 - Codice SDI: M5UXCR1
© Gazzetta di Parma - Riproduzione riservata