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Parma Quality Restaurans

«Cuochi del futuro», Gabriella e Francesca regine della bontà - Gallery

di Chiara De Carli

29 Marzo 2023, 09:36

Sono Gabriella Alexeev e Francesca Giacone, studentesse dell’Enaip di Parma, le vincitrici della terza edizione del concorso «Cuochi del Futuro, sulle orme degli chef Ciccio Zerbini e Biglio Bigliardi» ideato dal Parma Quality Restaurants e realizzato con il sostegno di Parma Alimentare, Gazzetta di Parma, Associazione Gastronomi Professionisti.


Un risultato - ottenuto con il piatto «L’Oro di Parma» - che ha permesso all’istituto di bissare il successo della prima edizione, quando a conquistare il palato dei giurati erano state ancora una volta due ragazze: Eleonora Ranzieri e Virginia Vitali.
Ospitata dall’istituto Magnaghi Solari, la finalissima si è svolta ieri mattina nella bella cornice di Palazzo Tommasini a Salsomaggiore Terme e i giovani «cuochi del futuro» hanno potuto vivere una giornata da veri chef, lavorando in autonomia - seppur sempre sotto lo sguardo attento degli chef del Parma Quality Restaurants - e confrontandosi alla fine con il giudizio di ristoratori, docenti e professionisti del settore.


Ma anche il Magnaghi Solari, vincitore della scorsa edizione, non è uscito dalla sfida a mani vuote: alla squadra composta da Giorgia Rociola e Rosa Carritiello, e ai loro anolini di strolghino e ristretto di lambrusco, è andato infatti il «Premio Gazzetta di Parma», assegnato per l’ottima e creativa espressione della parmigianità e delle sue eccellenze.
«E’ un premio prestigioso - ha sottolineato con entusiasmo la preside Luciana Rabaiotti - e il nostro risultato ci rende orgogliosi. Ospitare l’evento di oggi è stato impegnativo ma di grande soddisfazione ed è stato importante anche per gli studenti che hanno potuto cimentarsi nell’accoglienza e nel servizio in sala».
I due piatti premiati non sono stati gli unici ad avere il plauso della giuria - composta dalle ristoratrici Ida Marmiroli e Paola Cabassa; Stefano Pileri, vicedirettore della Gazzetta di Parma e presidente di giuria; Ugo Bertolotti, presidente Fipe Parma; la giornalista Chiara De Carli; Anna Maria Compiani, delegata Ais Parma; Mirko Sbernini dell’Associazione Gastronomi Professionisti e direttore Vendite Italia di Coppini Arte Olearia; Mario Marini, presidente Musei del Cibo; lo chef Piero Di Turi, docente di Alma Scuola internazionale di Cucina Italiana; e lo chef Daniele Persegani - e chiamata a valutare i piatti attraverso i parametri della presentazione, composizione, esecuzione della ricetta, capacità comunicativa ed ecosostenibilità.
«Se queste sono le basi andiamo benissimo - il commento di Mario Marini -. La formazione deve però continuare a investire su di loro: non basta un premio, non bastano le ore che fanno, ma ci vuole uno stretto rapporto tra mercato del lavoro e scuola».
«In questa edizione abbiamo visto ragazzi molto preparati che hanno dimostrato umiltà e interesse verso la cucina, esprimendo in pieno i valori che animavano il Biglio e il Ciccio» hanno aggiunto Ida Marmiroli e Paola Cabassa, sottolineando l’atteggiamento propositivo dei partecipanti.


Soddisfatto anche Daniele Persegani, che ha osservato i ragazzi al lavoro con «l’occhio» del docente del Magnaghi e con quello dello chef. «I ragazzi hanno lavorato con passione e preparato un piatto non scontato, utilizzando al meglio i prodotti del territorio, rivisitandoli in chiave moderna. Le squadre erano comunque tutte preparate e ho visto un miglioramento nella comunicazione del piatto: il cuoco esce in sala sempre più spesso e relazionarsi con il pubblico è importante». E una volta chiuso il sipario sull’edizione 2023, già si guarda al futuro del concorso. «Ogni edizione è uno stimolo per quella successiva. I ragazzi arrivano sempre più preparati e si migliorano – ha concluso Andrea Nizzi -. Un aspetto importante è anche quello della collaborazione con le scuole: un rapporto che dobbiamo coltivare tutti insieme per far crescere i ragazzi nel magnifico mondo della ristorazione».

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