VINO
Foto d'archivio
A Roma sono stati presentati i "vini per l'estate" e, parlando di champagne, è emerso che Parma ha il record nazionale di consumo di bollicine francesi rispetto al numero di abitanti.
In pochi decenni di attività Maison di Champagne Bruno Paillard ha saputo raggiungere la fascia più alta del mercato vinicolo internazionale, pur non perdendo l'energia e la creatività una delle più giovani realtà produttive di Reims. «L'ultima nata tra le grandi maison di Champagne - come ha spiegato Paolo Leone di Cuzziol Grandivini Srl, il distributore per l’Italia, in occasione della presentazione a Roma dei vini per l’estate - ha puntato sull'innovazione anche per comunicare la qualità e per prima ha presentato in etichetta la carta di identità dello Champagne». Nelle bottiglie Magnum dei quattro multi-millesimati selezionati per la bella stagione ci sono l’annata e in retroetichetta la data di sboccatura, il dégorgement, che viene fatta anche dopo otto anni e più per ottenere quella che è stata definita dagli esperti di settore presenti alla degustazione a Palazzo Ripetta «una carbonica di rara eleganza».
L’Italia, ha precisato ancora Leone, è il primo mercato di sbocco per lo Champagne Bruno Paillard, su 400mila bottiglie prodotte, circa 100mila sono consumate lungo la nostra Penisola, con Parma che ha il record di consumo di bollicine francesi rispetto al numero di abitanti. L'etichetta riproduce un’opera pittorica di giovani artisti affermati nei diversi angoli del pianeta chiamati ad esprimere di volta in volta l’essenza dell’annata.
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