×
×
☰ MENU

GUSTO

Oggi è il Carbonara day: dove mangiarla in provincia

E carbonara sia

di Sandro Piovani

06 Aprile 2024, 11:24

Ci siamo. Come ogni anno, il 6 aprile, torna il «Carbonara Day», iniziativa ormai consolidata per celebrare uno dei piatti più iconici della tradizione gastronomica capitolina. Capitolina e non solo: la carbonara infatti è uno degli ambasciatori gastronomici della nostra penisola, come il Parmigiano e la pizza, le lasagne o le tagliatelle alla bolognese. Diversi gli appuntamenti e proposte per il piatto realizzato con guanciale, tuorli d’uovo, pecorino romano, pepe e pasta.

Così scendono in campo molti locali, che fanno di questi appuntamenti i loro momenti conviviali, proponendo agli appassionati, e non solo, versioni classiche e rivisitate del piatto. Tra le tante, in particolare, è segnalata quella di Massimo Sun che propone il Carbonara Roll, un hosomaki con crema d’uovo, pecorino, pepe guanciale e Mamenori (sfoglia di soia). Non mancano anche consigli sulla preparazione. Chef Maurizio Lustrati consiglia ad esempio di fare «molta attenzione alla temperatura dell’uovo, per trovare il punto esatto in cui si crea la crema perfetta», mentre Giuseppe Aronica invita, tra le tante proposte della giornata, a degustare una carbonara rivisitata dentro un hamburger con una ricetta che prevede, insieme al burger di scottona e al bun artigianale, guanciale croccante, pecorino romano dop, uovo e pepe. «Nel nostro caso, parlando di un hamburger, il segreto - afferma lo chef - è la cottura della crema carbonara a bassa temperatura».


E a Parma? Beh, sono molti i locali che naturalmente hanno in carta la carbonara, qualcuno lo aggiungerà per l'occasione. Altri invece ne fanno il loro (o almeno uno dei loro) cavallo di battaglia. Come alla Trattoria Madonna del Monte (Via Varani, San Vittore di Salsomaggiore) dove il menu è completamente romano. Secondo la stagione, carciofi e puntarelle, scottadito e saltimbocca. E altri piatti tipici realizzati su ordinazione, tipo la coda alla vaccinara. E in carta ci sono anche i primi, i grandi classici laziali. Tra l'altro questa trattoria è conosciuta anche come «La Romana». Così gricia o cacio e pepe o amatriciana. E soprattutto la «nostra» carbonara.
Una carbonara classica, ricca, abbondante nella porzione e nel condimento. Il guanciale è potente e ben individuabile, il pepe è ben presente ma mai fastidioso e la crema avvolge gli spaghetti in modo uniforme. Belli da vedere (nella foto piccola) e soprattutto buoni da mangiare. E si capisce che sono realizzati al momento, A proposito, per chi proprio si vuole tuffare nei primi romani, il menu prevede anche il bis e addirittura il tris di assaggi. Un piccolo tuffo temporale verso la capitale. A proposito, se andate e se saranno ancora in menu, non lasciatevi scappare le puntarelle, vero tuffo nella cucina popolare romana.
Ottimi primi romani anche al Retrogusto di Fornovo, che è anche pizzeria (con ottimo pesce oltre che pizze e altri piatti). Ma, come detto, con questa piccolo spazio «romano» tra i primi: anche qui cacio e pepe, amatriciana gricia e appunto carbonara. Anche qui il piatto è assolutamente equilibrato, la crema è semplicemente giusta, bene il pepe (ne siamo convinti sostenitori come denominatori per questo tipo di piatti), bene la cottura. Insomma o sabato o quando volete, la carbonara è semptre protagonista. Anche a Parma e dintorni. Per una volta si può emigrare, gastronomicamente parlando.

© Riproduzione riservata

CRONACA DI PARMA

GUSTO

GOSSIP

ANIMALI