San Martino: carne e pesce di qualità, preparati con attenzione

La lista delle pizze è pressoché infinita e nelle versioni oggi più richieste: per queste il locale è tra i preferiti dai parmigiani, per le lunghe lievitazioni che le rendono digeribili, per gli ingredienti e i condimenti di qualità che le fanno apprezzare. Poi, o meglio prima visto che l’insegna recita «Ristorante pizzeria & enoteca», la cucina prepara anche piatti di pesce e di carne, di tradizione marinara e moderna e parmigiana. Il locale è curato, mobili in legno chiaro, tavoli con tovaglie di stoffa e comode poltroncine, strapuntini alle pareti, quadri moderni. Menu e buona carta dei vini, molti champagne e spumanti, bottiglie dall’Italia e dalla Francia ma, come spesso mi accade, chiedo un vino (il Pigato) che, pur presente in carta, non c’è. Si rimedia facilmente visto l’ampiezza della cantina e la sollecitudine del cameriere. Anche formati magnum, carta delle birre, dei distillati.
La cucina, i piatti
Ci sono i salumi del territorio, i tortelli d’erbetta, gli anolini (li chiamano cappelletti) in brodo o con panna e prosciutto cotto, carni alla griglia e un ‘galletto selvaggio’ (forse s’intende ruspante) in salsa piccante, ma le proposte di pesce, pur ricalcando quelle solitamente presenti nei ristoranti-pizzeria, sono numerose e sembrano più invitanti. Si comincia col misto pesce tiepido che offre assaggi dei molti antipasti. Il piatto è costruito attorno a una ciotolina di calamari e piselli in umido, tenaci e poco fragranti forse per una lunga cottura e poi, tutte cose discrete, cozze e gamberi, fette sottili di tonno e pesce spada affumicati, acciughe marinate e quelle onnipresenti del Cantabrico, la frittella di bianchetti, il crostino con gambero in salsa rosa. E ancora: polpo tiepido in insalata o alla griglia, crudité di pesce (25 euro), cozze alla marinara o in zuppa, sauté di vongole, gamberi in crosta o nel classico cocktail.
Ai primi, paccheri con ombrina e gambero rosso, orecchiette al baccalà, penne con scampi (per due), bavette all’astice (per due, 30 euro), risotto (per due). Sono la proposta del giorno i buoni cavatelli dalla morbida pasta di semola con vongole veraci dal debole sapore e prezzemolo.
Nella lista dei primi classici, lo spaghettone cacio e pepe è preparato con molta maestria: cottura al dente, crema di cacio cremosa, avvolgente, piena di sapore sottolineato dal pepe in moderata misura. Ombrina al forno, branzino con verdure o alla griglia, tagliata di tonno, pesce spada alla siciliana (olive, capperi, acciughe), la catalana con mezzo astice, due gamberoni, due scampi (35 euro). E’ ben fatto, chiaro e asciutto il fritto misto di calamari, gamberi, acciughe e baccalà; hanno buon sapore, tenaci al morso, i calamari alla griglia. E ancora, scampi e gamberoni al forno.
Per finire
La dolce golosità dei tartufi artigianali di Pizzo calabro: quello col gelato alla mandorla e il cuore di caffè e granella d’amaretto oppure quello con gelato alla nocciola, cuore di cioccolato, cacao amaro. La cassata siciliana, gelati artigianali variamente guarniti o affogati, sorbetto al limone. I prezzi: coperto 2,50 euro; antipasto 10-16; primi 10-16; secondi 12-24; contorni 5-6; dolci 5-7. Menu non esposto, ingresso, bagni, parcheggio comodi.

Non mancate
Cacio e pepe