Osteria del mare: tradizionale cucina di mare, dai sapori mediterranei

La rinnovata struttura dell’«Osteria del mare» accoglie i clienti con la presenza di una giraffa di plastica, molte piante verdi, lucine al soffitto e la gentilezza di patron e camerieri. Vetrate tutt’intorno, il traffico che silenzioso scorre all’esterno, comode poltroncine e tavoli con mezze tovaglie di cotone, menu, carta dei vini e spicchi di quelle ghiotte focaccine, sottili e croccanti, bianche o con un po’ di pomodoro, che le pizzerie portano in tavola in attesa dei piatti. «Cucina e pizzeria», recita l’insegna e quindi una lista di pizze napoletane e romane cotte nel forno elettrico affianca il menu di pesce e di terra.

La cucina, i piatti
Cucina di mare secondo la tradizione mediterranea e dunque condimenti al pomodoro, verdure tra gli ingredienti del piatto, preparazioni di pesce al forno e fritture. Qualche spazio alla fantasia e alle contaminazioni con altre tradizioni, sempre alcune proposte di terra con ricette parmigiane. Si comincia dai classici antipasti di mare: la serie dei crudi (26 euro) ormai presente in ogni menu; tartare di tonno, finocchio e arance; carpaccio di ricciola e capperi, olive e pomodoro confit; ottimi polpetti alla lucìana così morbidi che quasi si scioglievano in bocca, col loro sugo di pomodoro reso più ardito da capperi e olive in cui intingere la polenta fritta per una scarpetta mai trascurata e ora, con grande piacere di tutti, riportata in auge. Sauté di cozze; insalata di mare; baccalà fritto e, sempre fritte, alici aperte a libro impanate col panko (fiocchi di pane bianco senza crosta fatto apposta per friggere secondo l’uso giapponese) asciutte e leggere da intingere in una ciotola con salsa di porro. Tagliere di salumi, tartare di fassona, soufflé al tartufo per chi sceglie la linea di terra e anche, tra i primi, tortelli (erbetta, zucca, patate); risotto alla Verdi; fettuccine al culatello. Nella lista di mare, incuriosisce e delude lo gnocchetto di patate, molto tenero che quasi si confonde con una salsa cacio e pepe senza sprint cui non riesce a dare anima la tartare di gambero rosso. Bella a vedersi la matassina di tagliatelle al burro strisciata in superficie da troppo spesse gocce di nero di seppia, mentre l’intenso sapore di limone copre la delicatezza degli scampi. E ancora: linguine ai frutti di mare, spaghetti alle vongole o alla carbonara di tonno, risotto con calamaro, mezze maniche ai moscardini. Ai secondi, il trancio di ricciola ha sapore delicato, carne leggermente rosata e compatta che si ammorbidisce nel suo cremoso fondo di cottura e trova puntuale contrappunto nel carciofo croccante che l’accompagna. Buon fritto misto di alici, mazzancolle, calamari e verdure; tagliata di tonno; zuppa di crostacei; grigliata mista; fagottino di branzino. Per i carnivori tagliata o filetto di Black Angus, fiorentina di Frisona, guancialini.

Per finire
Si chiude con un rinfrescante sorbetto al limone o con una felice mousse di mango con pezzetti di frutta e tutto il loro sapore oppure tortino al cioccolato, tiramisù, cannolo scomposto, tagliata di ananas. I prezzi: coperto 3 euro, antipasti 13-19, primi 14-16, secondi 16-23, dolci 5-8. Menu non esposto, ingresso, bagni, parcheggio comodi.
Non mancate
Polpetti alla lucìana