Lupo investito da un'auto cerca rifugio nel cortile di un'azienda: inutili i soccorsi

Noceto - Non ce l’ha fatta il bell’esemplare di lupo che ieri mattina aveva cercato rifugio, dopo essere stato investito, negli spazi della ditta Tagliavini di via Ponte Taro.

A notarlo, mentre si trascinava sull’asfalto, erano stati i dipendenti dell’azienda che in quel momento stavano lavorando nel piazzale e che hanno immediatamente fatto partire la richiesta di soccorso. «Purtroppo si vedeva che l’animale aveva un problema serio: trascinava pietosamente le gambe e cercava di nascondersi – ha ricordato Stefano Gaibazzi -. A quel punto i ragazzi hanno cercato di aiutarlo creando con delle pile di bancali una sorta di cuccia affinchè potesse stare tranquillo fino all’arrivo dei soccorsi». In pochi minuti è arrivata sul posto una pattuglia dei carabinieri e i militari hanno attivato il Rifugio Matildico di San Polo d’Enza.

«Gli abbiamo lasciato una ciotola con dell’acqua ma, evidentemente, il problema non era solo alle gambe. Quando ci siamo avvicinati abbiamo visto che perdeva sangue dalla bocca». All’arrivo dei volontari, le pile di bancali sono state spostate per lasciare il lupo nelle mani esperte degli operatori capitanati da Ivano Chiapponi. In pochi minuti l’animale, immobilizzato e caricato sul mezzo del Cras, era già diretto verso la clinica veterinaria a cui si affida il Rifugio ma già la visita preliminare aveva fatto immaginare che il lupo difficilmente sarebbe sopravvissuto. L’impatto, infatti, oltre a causargli fratture multiple alle gambe e al bacino gli aveva letteralmente «spazzato via» parte della mascella e frantumato tutti i denti.

«Per tutto il giorno abbiamo sperato di ricevere notizie confortanti ma purtroppo non è andata così – ha rivelato Gaibazzi -. Essendo a poca distanza dal Parco, è capitato che entrassero caprioli, a volte è arrivato fin qui il cane dei vicini, ma non ci era mai capitato di vedere un lupo e l’emozione è stata grande».

C.D.C.