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L'Apple watch contro l'inquinamento acustico

L'Apple watch contro l'inquinamento acustico

13 Settembre 2019, 05:32

di Riccardo Anselmi 

Secondo gli analisti di Npd group, gli ultimi mesi del 2018 hanno decretato un epocale passaggio di testimone: almeno negli Usa, ormai il mercato degli smartwatch supera come valore quello degli orologi tradizionali, che del resto nessuno si azzarda a immaginare in procinto di scomparire. Ma, suggerisce la ricerca, rimarranno sempre più oggetti da appassionati, disposti a investire anche cifre importanti per portare al polso qualcosa di raffinato, che abbia una storia. Insomma, non banali lancette per segnare il tempo. A dire il vero, già i vecchi cellulari e più in generale gli smartphone avevano contribuito a cambiare le nostre abitudini in questo senso. Così abituati alla loro tecnologia, gli smartwatch sono diventati il compendio ideale per sfruttarne le funzioni evolute, senza dover necessariamente portarsi appresso oppure tirare fuori dalla tasca o dalla borsetta appunto quei telefonini le cui dimensioni, di anno in anno, si sono fatte più ingombranti. 

Nel presentare la quinta generazione degli Apple watch, gli orologi intelligenti di maggiore successo, da affiancare all’iPhone, la casa americana non ha mancato di sottolineare proprio tutto ciò che oggi si può fare con uno smartwatch come il suo. Oltre ovviamente a indicare l’ora esatta, che risulta comunque fondamentale. Tra le novità dell’Apple watch series 5 si segnala infatti l’introduzione del display always-on che permette di ottenere le informazioni che servono in maniera più immediata (nei modelli precedenti lo schermo si accendeva e spegneva in base all’inclinazione del polso). I tasti su cui insiste Apple sono però specialmente quelli della salute e del benessere. La volontà delle aziende di trasformare questa tipologia di dispositivi in una sorta di personal trainer in passato ha offerto lo spunto per diverse parodie, fatto sta che sembra tra le caratteristiche più apprezzate ci siano in effetti le funzioni che ricordano di non stare troppo seduti e pongono obiettivi per spingere a fare ogni settimana un po’ di movimento in più, tenendo traccia di semplici camminate così come dei veri allenamenti. 

I tecnici di Cupertino hanno poi studiato un metodo per misurare con i sensori dell’Apple watch il battito cardiaco, realizzando addirittura una specie di elettrocardiogramma da polso, pensato per individuare subito eventuali irregolarità. E aggiunto un algoritmo che, in caso di cadute, si attiva autonomamente per contattare i numeri di emergenza. Adesso tocca alla app di Monitoraggio del ciclo mestruale e alla app Rumore, che si concentra su un’altra problematica particolarmente sentita, cioè l’esposizione prolungata a elevati decibel che può danneggiare l’udito. L’Apple watch quantifica in tempo reale il livello di decibel dell’ambiente nel quale ci si trova e avvisa quando si supera la soglia pericolosa. Anche l’inquinamento acustico può causare conseguenze pesanti e avere ora sempre a portata di mano uno strumento per misurarlo aiuterà probabilmente a sensibilizzare maggiormente tutti sulla questione, come accaduto con le app per il fitness, che a loro volta hanno influenzato gli stili di vita. 

 

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