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Generazione bit. Buon anno del Drago con Wo Long

Generazione bit. Buon anno del Drago con Wo Long

di Riccardo Anselmi

10 Febbraio 2024, 16:40

Benvenuti nell’anno del drago, ossia del long, l’unico segno dello zodiaco cinese associato a una creatura mitologica, che nei secoli è stata descritta citando l’unione di parti di diversi animali veri, però sempre benigna, portatrice di prosperità, di successo e, dalla dinastia Han in poi, associata al potere imperiale. Non a caso la danza del drago è tra gli eventi che più caratterizzano i festeggiamenti del Capodanno lunare, che ricorre oggi. Nella complessa cosmologia del Paese d’oriente il drago si presenta comunque sotto svariate forme, alcune delle quali si incontrano trasfigurate in spaventosi nemici o in altrettanto possenti alleati in Wo Long: Fallen Dynasty, di cui Koei Tecmo ha ora pubblicato la Complete Edition per Pc, Playstation e Xbox. Oltre al titolo principale, racchiude le tre espansioni - Battle of Zhongyuan, Conqueror of Jiangdong e Upheaval in Jingxiang - con ulteriori contenuti come l’aggiornamento The thousand-mile journey, nuovi personaggi degli eserciti dei generali Cao Cao, Sun Ce e del futuro imperatore Liu Bei, armi inedite, livelli aggiuntivi, collezioni tratte dalle collaborazione con Nioh 2, Naraka: Bladepoint e Lies of P.

Proprio quella con la serie Nioh, fiore all’occhiello degli sviluppatori Team Ninja, accanto a Ninja Gaiden e Dead or Alive, è la parentela in apparenza più prossima rivelata da Wo Long: Fallen Dynasty. Solo a una prima impressione, però, perché la vicenda del guerriero senza nome protagonista di Wo Long, costretto a confrontarsi con molteplici incarnazioni del male in una terra devastata dalla guerra, presenta differenze sostanziali in ogni aspetto dell’esperienza. Del resto, siamo anche in periodi storici lontani, che pur nella versione fantasiosa allestita da Team Ninja, sono vividamente rievocati nei giochi della casa di Tokyo. Con Nioh ci si muove in Giappone nel momento di svolta segnato dal tramonto dell’era Sengoku e dall’ascesa dello shogun Tokugawa Ieyasu, con il suo sforzo di unificare il frammentato Paese del Sol levante; con Wo Long si attraversa in Cina il sanguinosissimo ultimo atto della caduta della dinastia Han, nel fatidico anno 184 dopo Cristo sconvolto dalla rivolta dei Turbanti gialli, prologo del tribolato instaurarsi dei Tre regni, seguiti dal ritorno sotto un unico cielo con la dinastia Jin. Una fase cronologicamente breve che proietta alle fonti di archetipi di un immaginario diventato patrimonio condiviso in un’area che dalla Cina si estende al Sudest asiatico, alla Corea e naturalmente al Giappone. Ad alimentare il fecondo filone è l’universo narrativo del Romanzo dei Tre regni, capolavoro del canone letterario cinese che ha trovato fertili adattamenti in libri, film, fumetti e videogame, in particolare le longeve saghe curate proprio da Koei, dagli action Dynasty Warriors agli strategici Romance of the Three Kingdoms.

Anche Fumihiko Yasuda, produttore di Wo Long: Fallen Dynasty, ha ricordato come la sua fascinazione per quel momento storico risalga alla sua infanzia, quando da bambino aveva cominciato a leggere manga e a vedere al cinema le trasposizioni del Romanzo dei Tre regni. Se dunque il gioco ha avuto per lui il significato di realizzare un sogno coltivato nel tempo, Yasuda ha riconosciuto l’importanza dell’apporto dei membri cinesi del gruppo di lavoro, a loro volta capaci di infondere nel titolo sia una forte passione sia la conoscenza approfondita dell’argomento. Il cammino dell’eroe si incrocia con quello dei realmente esistiti Zilong, Cao Cao, Liu Bei, Guan Yu, Zhang Fei, Benchu e tanti altri, a comporre un affresco intriso di autenticità e folclore, dove qualcuno è disposto a tutto per accaparrarsi il fantomatico elisir dell’immortalità e ci si può alleare con le quattro bestie guardiane delle costellazioni cinesi: la Tartaruga nera, la Tigre bianca, l’Uccello vermiglio e il Drago azzurro o con l’unicorno Qilin. A imprimere un segno ai combattimenti ispirati alle arti marziali, riguardo il tipo di armi e di attacchi, gli incantesimi magici a disposizione, i punti di forza e di debolezza, la capacità di rigenerare le energie perdute contribuisce la scelta di puntare su questo o quello dei cinque elementi: fuoco, terra, legno, metallo e acqua, ciascuno in grado di influire sulle azioni di scontri dal ritmo velocissimo, scenografici come in uno spettacolare wuxia, i film di cappa e spada della tradizione cinese. Fattore decisivo diventa il morale del protagonista. Più è alto, più risulta elevato il danno inferto agli avversari; se scende anche un duello semplice si configura come uno scoglio arduo da superare, specialmente se il morale altrui supera il nostro. Avere la meglio sugli oppositori e piantare lo stendardo per riaffermare il controllo di una zona sono gli strumenti per mantenere la giusta disposizione d’animo, che nemmeno il drago più perfido può minare.

In occasione dell’uscita adesso della Wo Long: Fallen Dynasty Complete Edition abbiamo rivolto alcune domande a Masakazu Hirayama, director e produttore del titolo di Team Ninja.

Quali sono gli aspetti che reputa più affascinanti nel periodo storico del Romanzo dei Tre Regni che fa da sfondo non solo a Wo Long, ma a tanti altri titoli di Koei Tecmo?

Penso che l'aspetto più coinvolgente sia quello delle relazioni umane. Poiché i signori della guerra avevano convinzioni diverse, i loro reciproci rapporti diventano complessi e imprevedibili. Credo che sia proprio questo a conferire ai personaggi quel tocco di umanità che li rende familiari a noi ancora oggi e che che fa veramente emergere il loro fascino.

Che tipo di rapporto ha Wo Long con il classico della letteratura cinese Il romanzo dei Tre regni e con quel periodo storico?

Poiché si tratta di un titolo di ambientazione storica, non si possono ignorare gli eventi storici, altrimenti si perderebbe subito l'aspetto realistico, per cui abbiamo cercato di rappresentare il “mistero nascosto dietro la storia” per poi reinterpretarlo.

Quali sono gli elementi di quelle storie e leggende che pensate possano far presa sul pubblico occidentale?

 Credo che le figure di questi generali, per il mondo in cui hanno vissuto, esercitino un’attrattiva di carattere universale. Come se ciò non bastasse, abbiamo voluto che Wo Long: Fallen Dynasty potesse essere apprezzato anche da coloro che non hanno familiarità con l’intreccio e i personaggi del Romanzo dei Tre regni, per cui abbiamo tratto il racconto dalla parte iniziale del Romanzo dei Tre regni, che può essere facilmente goduta come introduzione alla trama.

Nel gioco si mischiano storia e leggenda. Potete fornire qualche esempio di aspetti più vicini alla storia e altri legati invece al folclore? Ci sono novità originali che avete introdotto nella lettura del classico di cui andate particolarmente fieri?

L’elisir è l’elemento in cui si fondono maggiormente storia e leggenda. Nel folclore cinese si narra di molti autorevoli personaggi, tra cui il primo imperatore Qin Shi Huang, che si sono messi sulle sue tracce alla ricerca dell'immortalità. La trama è organizzata pensando a cosa sarebbe potuto accadere se quella pozione miracolosa fosse esistita durante il periodo dei Tre Regni o tra le ombre della storia. Inoltre, il concetto cinese di Qi, o energia, diventa espressione del potere dei generali realmente vissuti e viene reso come unità di energia nel sistema di combattimento.
Il vincolo tra i generali e le loro truppe è una caratteristica dei Tre Regni e le mitologiche Bestie divine che appaiono nel gioco sono rappresentazioni simboliche dei legami formatisi attraverso incontri e fiducia.

Nella Complete Edition ci sono tre episodi extra. Come avete scelto i personaggi e gli eventi che raccontano? Cosa vi interessava maggiormente di quei frammenti rimasti fuori dal gioco principale?

Mentre lavoravamo sul gioco principale, avevamo già un’idea generale del periodo storico e delle battaglie che volevamo rappresentare negli episodi aggiuntivi. Il gioco principale coincide con un periodo di rivalità tra i generali e, a causa del loro grande numero, sarebbe stato difficile concentrarsi su ognuno di essi. Pertanto, per far apprezzare al pubblico le caratteristiche dei generali e dei loro accampamenti, abbiamo voluto esplorare gli elementi fondamentali delle loro vicende, per esempio per mostrare come fossero riusciti a farsi un nome.
Attraverso le storie aggiuntive, penso che i giocatori possano comprendere le peculiarità dei singoli generali e il fascino che emanavano, più che non nella storia principale, dal carisma di Cao Cao alla passione di Sun Ce, alla tolleranza di Liu Bei. Credo anche che i giocatori apprezzeranno le vicende secondarie sulle varie rivalità militari che esistevano dietro il racconto principale.

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