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F1 25 (Ea Sports, per Pc, Ps5 e Xbox Series)
Il gp di Monza cade al termine della seconda stagione di F1 25, il racing di Ea Sports con cui si corrono anche online, su computer e console, le gare di Formula uno. Una serie storica nelle mani del leggendario studio di sviluppo inglese Codemasters, che ha lavorato su più fronti, creando attorno al gioco una sorta di piattaforma connessa aperta a continui aggiornamenti, come piace oggi alle major dei videogame. Così anche la stagione 2, che si concluderà il 16 settembre, ha introdotto diverse novità nel videogame. L’idea di fondo è riscrivere la storia del campionato e il tema del momento sono le sprint race, protagoniste di eventi scenario come quello ancora accessibile in questi giorni che richiede di condurre Kimi Antonelli alla sua prima vittoria a Miami, facendo seguito a una spettacolare pole. Raggiungere gli obiettivi permette di sbloccare contenuti ad hoc, come design per le vetture. Uno è disponibile per tutti i partecipanti: si tratta della livrea speciale sfoggiata in luglio a Silverstone dalle McLaren di Lando Norris e di Oscar Piastri che cita l’effetto cromato – facendo il verso anche all’attuale sponsor, Google Chrome – usato dalla scuderia di Woking tra il 2006 e il 2014, quando al volante delle sue monoposto c’erano piloti quali Kimi Raikkonen, Juan Pablo Montoya, Fernando Alonso, Lewis Hamilton. Al contrario di altri extra per la personalizzazione, dopo averla riscattata si può attivare da subito nella stragrande maggioranza delle modalità, dai singoli gran premi alla carriera, direttamente sulle McLaren al posto del look convenzionale. La ricetta degli F1 di Codemasters va oltre l’adrenalina del giro in pista, invitando a vivere a 360 gradi il sogno della Formula uno, attraverso l’appassionante gestione della propria scuderia, che figura in griglia accanto a team ufficiali e di invenzione. Ci sono la Apxgp del recente film con Brad Pitt, ma anche la Konnersport, al centro di un racconto fittizio orchestrato da Ea e Codemasters ormai da alcuni anni e che in F1 25, dopo ulteriori colpi di scena, giunge alle battute finali.
NBA 2K26 (2K Sports, per Pc e console)
Viene da ripetersi, ma più di così sarebbe difficile anche solo da immaginare. Ogni volta, però, Visual Concepts riesce a stupire tutti, con Nba 2K26 che quest’anno si avvicina ancora di più all’ideale di fotorealismo, da sempre pilastro della serie. Merito del Proplay, il non plus ultra dei motion engine in grado di ricalcare le animazioni degli atleti virtuali direttamente dagli archivi delle registrazioni televisive. Il risultato è che, accesa la console, sembra di vedere in tv, meglio che in tv, una partita vera. 2K d’altronde non conosce mezze misure. Quando si tratta di realizzare un colossal, la major americana supera qualsiasi limite e al digital entertainment non resta che tremare. Non è probabilmente un caso che dietro il più spettacolare tra i videogame di sport ci sia la stessa compagnia dei Grand Theft Auto e dei Red Dead Redemption. Anzi, con gli anni l’affinità si è consolidata e, lontano dal parquet, messo un attimo da parte ogni discorso sulla raffinatezza della simulazione, Nba 2K26 assomiglia molto a un Gta. A cominciare dalla narrazione cinematografica che, mentre invita a guidarne la carriera, dai match ai contratti, agli allenamenti, accompagna dentro e fuori il campo l’ascesa del proprio alter ego tra le superstar del basket del campionato a stelle e strisce. Quella modalità, che dai bestseller di Visual Concepts si è allargata a un po’ tutta la scena, diventando un elemento imprescindibile dell’offerta degli odierni videogame sportivi, in Nba 2K26 compie un ulteriore salto di qualità. Un gigantesco filmone recitato sulla pallacanestro e sul cuore dell’America che ci gira attorno degno di Hollywood, dal copione equivalente alla bellezza di cinque interi lungometraggi, ma con la possibilità per il giocatore di imprimere cammin facendo la sua direzione al racconto. A presentarlo nientepopodimeno che Spike Lee, il regista che aveva collaborato alla svolta in questo solco elaborata dieci anni fa con Nba 2K16. In Nba 2K26 l’impianto si fonde a più livelli con La città, un enorme parco giochi metropolitano tra sandbox e open world nello spirito appunto dei Grand Theft Auto, pieno di attività a tema, dal basket alla street culture, dove sbizzarrirsi a far crescere il personaggio.
NHL 26 (Ea Sports, per Ps5 e Xbox Series)
Electronic Arts è il colosso mondiale dei videogame sportivi, al punto da avere aperto fin dall’inizio degli anni ‘90 un’apposita divisione, interamente dedicata al fenomeno. Nello stesso periodo nascevano alcune delle sue serie classiche, che rimangono ancora pilastri del settore, tra cui quella incentrata sull’hockey su ghiaccio, identificata come altre hit di Ea Sports dal nome della massima lega della quale vanta orgogliosamente la licenza ufficiale, nel caso specifico la nordamericana Nhl, cioè National Hockey League. Il primo Nhl Hockey è datato proprio 1991, l’anno del varo di Ea Sports. Oggi figura tra i big three, i grandi appuntamenti videoludici proposti dall’editore americano a cadenza annuale, nell’ottica della ripartenza dei relativi campionati, come avviene anche per il football di Madden Nfl e per il calcio di Ea Sports Fc (il vecchio Fifa). Nhl 26 rappresenta un titolo molto importante per la serie, perché porta in dote un atteso, profondo e generale rinnovamento, sia a livello di impostazione di gioco sia per quanto concerne modalità e tecnologie, ora in linea con il resto delle odierne produzioni di Electronic Arts, che avevano già compiuto il salto generazionale. La parola d’ordine è massima autenticità e il rilancio passa attraverso il contributo dell’intelligenza artificiale, che permette di tradurre nel videogame i big data recuperati direttamente dall’analisi delle partite reali. Non più fredde statistiche, ma tendenze che restituiscono efficacemente in numerosi dettagli le caratteristiche dei singoli atleti così come delle varie squadre. Il sistema, chiamato Ice-Q 2.0, si trova al centro del motore di gioco e risulta capace di gestire in maniera più verosimile i tanti elementi che influiscono sull’andamento dei match, mostrando di comprendere di volta in volta le diverse situazioni che si vengono a creare dal vivo. Oltre a questa iniezione di sostanza, che si estende alla precisione dei controlli e alla fisica di colpi e scontri, la cura next-gen operata da Ea Sports su Nhl 26 riguarda il colpo d’occhio, dalla ricostruzione in 3D delle arene ai modelli degli atleti, dall’illuminazione dinamica alla regia di stampo televisivo.
MADDEN NFL 26 (Ea Sports, per Pc, Ps5 e Xbox Series)
A livello globale Ea Sports è conosciuta soprattutto per il calcio, in passato per via dei Fifa e ora di Ea Sports Fc, la serie che ne ha raccolto l’eredità. Il football americano rimane però il suo grande amore, un po’ perché si tratta dello sport made in Usa per antonomasia, dove viene vissuto visceralmente, alla stregua di una religione nazionale, Any Given Sunday per citare il cult movie di Oliver Stone, e poi perché ha contribuito in maniera fondamentale al successo della compagnia californiana, incarnando fin dagli anni ‘80 il sogno di simulazioni sempre più realistiche inseguito proprio con John Madden Football prima, Madden Nfl poi, da Trip Hawkins, l’ex capo marketing di Apple che nel 1982 fondò Electronic Arts. Una storia, quella dei Madden Nfl, che continua insomma da quasi quarant’anni e, oltreoceano, è accompagnata ogni volta da una trepidante attesa, come da noi capita per i videogame sul calcio. Il fenomeno è tale da venire anticipato adesso da una serie parallela, Ea Sports College Football incentrata sul movimento giovanile, ripresa nel 2024 e di cui è stato appena pubblicato College Football 26, a metà tra un Madden in versione light e una celebrazione dello spirito dei campionati studenteschi che consente di approcciarsi alla materia forse anche con una maggiore libertà di sperimentare. Madden Nfl 26 si configura invece come una produzione dall’orizzonte più ampio, un assoluto colosso del genere, che deve necessariamente puntate sull’autenticità e far sfoggio delle ultime tecnologie. Intelligenza artificiale, machine learning, big data sono entrati ormai da più fronti nel cuore delle dinamiche. Diversi aspetti, che in precedenza venivano precalcolati, oggi sono frutto delle analisi in tempo reale e persino gli schemi suggeriti dei coach si basano su calcoli specifici, a seconda di cosa accade in campo e di chi si ha davanti, con tanto di spiegazioni statistiche. La vera rivoluzione interessa però le modalità, con Superstar che racconta l’ascesa di un atleta nello stile di una docu-fiction di Netflix, mentre il grande classico Franchise gestisce le stagioni come un gioco di ruolo, tra archetipi, abilità da migliorare, scelte e conseguenze nell’arco di una lunga carriera alla guida di una squadra nella Nfl.
EVERYBODY’S GOLF HOT SHOTS (Bandai Namco, per Pc, Ps5 e Switch)
Ricorda un po’ il gioco di parole usato da Capcom per Resident Evil 7: Biohazard, quando vennero uniti in uno stesso titolo, pensato per il rilancio internazionale della serie, i nomi usati in Giappone e all’estero. È così anche per Everybody’s Golf Hot Shots, che appunto cita sia la traduzione più diffusa Everybody’s Golf dell’originale nipponico Minna no Golf, sia come in passato il videogame era conosciuto nel mercato nordamericano, cioè Hot Shots Golf. Effetti, chissà, della globalizzazione. Ciò che conta è che non cambia il divertimento, in un nuovo capitolo che rende onore alla tradizione della serie, un grande classico che mantiene la sua verve più unica che rara nel panorama degli sportivi. A quasi dieci anni dal precedente episodio, con in mezzo il passaggio di testimone dai responsabili storici dello studio Clap Hanz al team Hyde, che ha già avuto modo di collaborare con l’editore Bandai Namco per un’altra uscita recente, Tamagotchi Plaza, Everybody’s Golf Hot Shots cattura l’essenza del golf e la catapulta in un contesto simpaticissimo. Sembra di giocare dentro a un fumetto - pardon un manga o un anime considerato lo stile squisitamente giapponese sottolineato in ogni aspetto della produzione - senza che ne risenta la qualità del gameplay. È davvero, come recita il titolo, il golf per tutti. Al di là del duplice piano, che sovrappone personaggi caricaturali a scenari realistici, in pratica già una dichiarazione di intenti, sono proprio le dinamiche pad alla mano a funzionare benissimo. Né banali, né troppo complicate, restituiscono le migliori sensazioni di una simulazione che solo in apparenza non si prende sul serio. Basta una partita per venire risucchiati subito da un vortice di divertimento, che conserva intatta anche la magia dei cari, vecchi arcade, ma con la consapevolezza e le tecnologie di oggi. Nel mentre Everybody’s Golf Hot Shots accompagna alla scoperta dei fondamentali del golf, insegna passo dopo passo e aiuta ad appassionarsi allo sport grazie a una ricetta che risulta spassosa sia per i neofiti, sia per i veterani, condendo la simulazione con un’accattivante estetica nipponica e con quegli aspetti tipici del game design di un puro videogioco che rappresentano la sua marcia in più.
MOTOGP 25 (Milestone, per Pc e console)
Con le produzioni di oggi si può giocare in molti modi diversi e a volte gli stessi videogame sono così ricchi di funzioni che sembrano contenerne altri interi al loro interno. C’è per esempio chi trascorre tantissimo tempo a sbizzarrirsi con le personalizzazioni, i vari editor che permettono di creare e applicare i propri design, come accade in Motogp, la serie con la quale l’italiana Milestone racconta da anni con successo il motomondiale. Sia per le due ruote che per i piloti, con un po’ di impegno si possono realizzare oggetti unici incredibili, che non sfigurerebbero in pista, come ha dimostrato un constest aperto ai fan al quale hanno partecipato appassionati da oltre 50 Paesi, che si sono sfidati a disegnare un casco originale proprio tramite l’editor di Motogp 25. Il design vincitore, firmato da un ragazzo brasiliano, verrà indossato nel weekend del Gp di Catalogna dal campione Jorge Martín. Sul casco i colori della bandiera spagnola si mescolano a circuiti elettronici e a richiami alla storia dei videogame che, come ricorda Matteo Pezzotti, director di Motogp 25, riflette lo spirito dell’iniziativa, cioè “collegare il mondo dei videogiochi a quello delle corse reali”. Anche se Motogp rimane il suo cavallo di battaglia, per Milestone, fiore all’occhiello del digital entertainment made in Italy, proseguono gli impegni su più fronti. Quello più importante vedrà il ritorno nel 2026 del racing arcade Screamer, che mancava dagli schermi dagli anni ‘90 e che si preannuncia al centro di un reboot spettacolare.
ASSETTO CORSA EVO (505, per Pc)
Il mondo dei racing segue con interesse l’accesso anticipato di Assetto Corsa Evo, la nuova produzione dell’italiana Kunos Simulazioni che, dopo la parentesi più votata agli esports di Assetto Corsa Competizione, vuole riprendere il discorso del gioco automobilistico definitivo aperto con il primo Assetto Corsa, nel solco del fenomeno Gran Turismo, ma figlio di un approccio più strettamente legato alla scena del Pc gaming. A breve dovrebbe arrivare l’aggiornamento 0.3, che promette un deciso passo in avanti, sia a livello di dinamiche, grazie all’introduzione di una fisica rinnovata, sia per quanto concerne i contenuti, con l’aggiunta del multiplayer. Parallelamente crescerà l’offerta di circuiti e vetture, il tutto realizzato con la consueta cura cui ha abituato Kunos, maestra nella scansione laser che permette una precisione assoluta fin nei minimi dettagli. Le prossime piste attese alla prova del laser scan sono due, Spa-Francorchamps e Red Bull Ring, mentre i nuovi mezzi pronti a essere inseriti in garage sono nove, a cominciare dalla bellissima Dallara Stradale, una sportiva purissima progettata e costruita a Varano de’ Melegari che praticamente non si è mai vista in un videogame, nonostante le richieste dei fan e un campionato di esports ad hoc proprio su Assetto Corsa. Insieme alla Dallara Stradale l’update 0.3 includerà: Audi Rs6 Avant, Bmw M3 E30, Bmw M4 Gt3 Evo, Caterham Seven Academy, Ferrari F2004, Mercedes-Benz 190E Evo II, Lamborghini Huracan Super Trofeo e Porsche Cayman Gt4 Rs Clubsport.
EA SPORTS FC 26 (Ea Sports, per Pc e console)
Si avvicina il lancio mondiale di Ea Sports Fc 26, il nuovo colossal dei videogame di calcio in uscita per Pc e console il 26 settembre, ma accessibile già dal 19 settembre per coloro che abbiano prenotato l’Ultimate Edition, che reca in copertina l’effige di Zlatan Ibrahimovic, spaparanzato in cameretta. Scritturare una personalità unica come quella del campione svedese porta con sé determinate conseguenze: una, appena annunciata, appare subito spassosissima, oltre a enfatizzare l’idea che con videogame si possa fantasticare e fare qualsiasi cosa, specie quando titoli come Ea Sports Fc 26, al di là della ricerca di realismo, spingono parecchio su elementi come la creazione della propria squadra dei sogni. Zlatan a questo proposito ha le idee chiare, anzi chiarissime. Nessun team può rivaleggiare con lo Zlatan Fc, inserito in esclusiva in Ea Sports Fc 26 e dove c’è un Ibrahimovic a ricoprire ogni ruolo. Esatto, undici cloni di Zlatan e nessun altro in campo, compreso il portiere, con tanto di divise e loghi realizzati appositamente, sotto indicazione del calciatore, che non ha mai nascosto la sua grande passione per i videogame. “Zlatan è felice di potersi finalmente esprimere in tutte le zone del campo”, ha dichiarato Zlatan Ibrahimovic, nelle molteplici vesti di Zlatan Fc manager, portiere, attaccante, difensore e centrocampista. “I tifosi non dovranno più decidere chi schierare in quale ruolo, perché avranno a disposizione il miglior giocatore: me”.
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