Baby gang
Per viale Mariotti e la Ghiaia quello di ieri è stato un sabato pomeriggio davvero blindato. Sono, infatti, andati avanti per tutto il pomeriggio in due tra i punti più caldi della città, ormai tristemente noti per aggressioni e per la presenza di baby gang, i controlli delle forze dell'ordine. Luci di Natale e lampeggianti delle auto di servizio.
Si può dire che i tanti giovanissimi, molti dei quali minorenni, che ogni giorno, ma specialmente al sabato pomeriggio, trasformano il centro storico in luoghi in cui bere, fare schiamazzi e, purtroppo, a volte anche cose peggiori, sono stati marcati strettissimi.
Fin dal primo pomeriggio, infatti, com'è loro abitudine si piazzano lungo viale Mariotti, alle fermate dell'autobus su entrambi i lati della strada, e poi in Ghiaia, di fronte al Conad e sulla scalinata che riporta al famigerato viale. Un sabato in pochi metri. Avanti e indietro senza meta.
Due punti, la fermata dell'autobus e i dintorni del Conad, in cui giovedì pomeriggio si sono consumate altrettante aggressioni. Ma le forze dell'ordine, come hanno fatto notare con soddisfazione e speranza nei giorni scorsi alcuni commercianti della Ghiaia, che si sono detti penalizzati dalla presenza di questi gruppi di ragazzini e ragazzine, non gli danno tregua identificandone un gran numero.
Dal primo pomeriggio fino a tardi lungo viale Mariotti, polizia di Stato, carabinieri, guardia di finanza e polizia locale sono una costante. E quando, dal viale, tra le 18 e le 18,30 i ragazzini «traslocano» nei pressi del Conad della Ghiaia, trovano anche lì le pattuglie delle Volanti che ne identificano diversi. Ma non solo lì le forze dell'ordine - ieri impegnate anche nel consueto corteo no vax che, partito dalla stazione, è terminato in piazza della Pace - li tengono particolarmente d'occhio. In diversi vengono identificati anche in via Cavour e dintorni.
Sempre in gruppo, spesso la bottiglia di birra in mano - come sanno bene gli addetti alle pulizie della Ghiaia che ogni sera ripuliscono il «campo di battaglia» -, si muovono urlando e spintonandosi tra loro, quasi a simulare una lite. Oppure scherzano pericolosamente sul parapetto del Lungoparma. Intorno alle 19,30, tra canti a squarciagola ammassati alle pensiline di viale Mariotti, una «bolgia» con cui devono convivere anche le altre persone che aspettano l'autobus, e il solito copione di spintoni e insulti, la «compagnia» inizia a lasciare il centro per fare ritorno a casa, al termine di un altro sabato uguale a tutti gli altri.
© Riproduzione riservata
Gazzetta di Parma Srl - P.I. 02361510346 - Codice SDI: M5UXCR1
© Gazzetta di Parma - Riproduzione riservata