IL CASO
«Questo luogo verrà restituito alla città e con la demolizione dei fabbricati abusivi e lo sgombero dei senza tetto che vi avevano trovato rifugio abbiamo risposto alle richieste dei residenti che ci chiedevano di togliere questa fonte di degrado».
Sono le parole con cui il Comune, il 15 dicembre del 2020 aveva annunciato in pompa magna la demolizione di una parte del fabbricato dell'ex PalaPifferi e ex pizzeria Fontana e la ripulitura completa della superficie che si trova tra via Ceno e via Noveglia con accesso da quella che sarebbe piazza Lago Ballano, anche se di una piazza ha ben poco.
Degrado e rifiuti ovunque
Da quel momento, trasmesso in diretta Facebook e comunicato come un passo importante verso la riqualificazione della superficie che si trova alla confluenza del Baganza con la Parma è passato poco più di un anno, ma la situazione non soltanto non è migliorata, ma si può dire che per certi versi sia addirittura peggiorata. Già. perché da allora nulla è stato fatto e il degrado è tornato a regnare sovrano. Una vera e propria beffa per i residenti della zona che ormai da tempo sono tornati a fare i conti con presenze notturne non proprio tranquillizzanti e che hanno visto trasformarsi l'area recintata dell'ex parcheggio della struttura in una vera e propria discarica a cielo aperto di rifiuti abbandonati. In pratica, rispetto al 2020, l'unica cosa che è cambiata è stata la demolizione della parte di struttura che era risultata abusiva. Ma l'edificio a fianco, che è ben visibile nella foto in pagina, è rimasto e il suo stato di degrado continua a peggiorare.
Un'area abbandonata
La recinzione in grigliato metallico, posizionata poco tempo dopo lo sgombero, è ancora presente. Ma basta fare una breve ricognizione per vedere che in più punti è stata spostata per poter accedere all'area. E sono ben visibili, anche dalle foto scattate ieri, i sacchi di rifiuti presenti in modo disordinato. A questo si aggiunge che attorno all'edificio “superstite” vengono segnalati ritrovi di persone (che non avrebbero titolo per essere lì, visto che c'è la recinzione) in vari momenti della giornata. In pratica, dunque, si è tornati, come in una sorta di gioco dell'oca, alla casella di partenza. Con il risanamento e il recupero a un utilizzo pubblico del grande spazio dell'ex PalaPifferi che è ben lontano dall'essere diventato realtà quando sono ormai trascorsi 14 mesi dal momento del cosiddetto “risanamento”.
“Lavori in corso”
Una vera e propria beffa per i residenti, ma anche per i tanti frequentatori del centro sportivo “Lauro Grossi” che per raggiungere l'ìmpianto passano a fianco della recinzione. Dove campeggiano cartelli che indicano, oltre al divieto di accedere all'area (che però nessuno evidentemente fa rispettare), non meglio specificati “lavori in corso”. In realtà, da quel dicembre 2020, una volta spenti i motori delle ruspe e trasportate altrove le macerie dovute agli abbattimenti, nessun intervento è più stato fatto ai margini della piazza Lago Ballano e sull'ex PalaPifferi (la cui vecchia insegna ad arco è ancora ben visibile e presente) sembra essere calato l'oblìo. Un oblìo che mal si concilia con le promesse di allora e che sconcerta i residenti di via Ceno e via Noveglia che lamentano « una situazione che sta tornando a essere insostenibile. Ma sarebbe opportuno intervenire almeno per una ripulitura dell'area e per il consolidamento della recinzione.
Quei rifiuti sull'argine
A poche centinaia di metri in linea d'aria c'è un altro problema che viene segnalato dai residenti, anche se fortunatamente di minore entità. Nello stradello che corre sull'argine del Baganza cui si accede da via Montanara, infatti, da qualche tempo si trovano cumuli di rifiuti, alcuni dei quali provenienti da lavori effettuati in alcune delle baracche che ancora si trovano nella zona. La richiesta è che si intervenga per rimuoverli prima che i cumuli iniziano ad aumentare di consistenza.
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