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Ostellari (Lega): «Perché abbiamo puntato su Filippo Mordacci»

Ostellari (Lega): «Perché abbiamo puntato su Filippo Mordacci»

di Gian Luca Zurlini

26 Febbraio 2022, 03:01

Andrea Ostellari, senatore e commissario regionale della Lega, è stato tra i principali fautori del sostegno alla candidatura a sindaco del civico Filippo Mordacci. In questa intervista spiega le motivazioni e auspica la convergenza su questo nome anche delle altre forze del centrodestra.

Come siete arrivati alla scelta di appoggiare Mordacci come Lega senza gli altri due partiti del centrodestra?

«Prima di tutto abbiamo posto Parma al centro del dibattito e discusso del progetto per rilanciarla. Per superare le solite logiche servono coraggio, concretezza e visione. Abbiamo ascoltato e parlato con molte persone, ma Mordacci ci ha colpiti per la determinazione e la sua idea di città. E’ un civico vero, inclusivo e trasmette un amore sincero per Parma. Detto questo, noi non abbiamo chiuso le porte a nessuno. Abbiamo espresso la nostra visione e siamo pronti a confrontarci su temi e proposte. I personalismi lasciamoli alla sinistra».

Aimi ha lanciato ieri un appello all’unità del centrodestra. È ancora possibile una convergenza su un unico candidato?

«Conosco bene e stimo il senatore Aimi. Siamo colleghi in Senato e fra di noi il confronto è sempre franco e leale. Insieme abbiamo già collaborato in altre realtà emiliane. Per quanto mi riguarda, il dialogo con lui e Forza Italia è sempre aperto».

Il centrosinistra si presenterà unito appoggiando un solo candidato, presumibilmente l’assessore Guerra. L’area di centrodx a oggi potrebbe avere 3, forse 4 candidati. Quali sono i motivi di questa divisione visto il giudizio comune negativo di partenza sulla giunta Pizzarotti?

«Non mi piace guardare il casa d’altri, ma la cosiddetta coalizione di centrosinistra è tutt’altro che coesa. Gli accordi che la tengono insieme sono stati stretti a Bologna e a Roma e non si basano su un programma, ma sulla spartizione di candidature e posti. L’elettorato di sinistra lo sa e, soprattutto, lo farà pesare. Noi lavoreremo con il cuore e la testa a Parma, ascoltando i cittadini e facendo proposte concrete, nei quartieri, strada per strada».

L’ex sindaco Vignali sembra volersi ricandidare. Voi avete mai preso in considerazione l’idea di appoggiarlo?

«Non ho ancora avuto l’occasione di incontrare Vignali. L’interesse della Lega, ad ogni modo, è di promuovere un progetto nuovo, che guardi al futuro.

La Lega ha fatto opposizione dura in questi ultimi 5 anni a Pizzarotti. Ora vi state trovando da soli a sostenere un candidato civico contro una coalizione allargata e altri candidati della vostra area. Come pensate di convincere gli elettori a puntare su di voi per l’alternativa al centro sinistra?

«Dire che Mordacci sarà sostenuto solo da una civica e dalla Lega è prematuro. Ripeto, per noi prima di tutto vengono Parma e i parmigiani. Al centro della nostra campagna ci saranno i temi. E oggi a Parma saremo presenti, con tanti amministratori, il sottosegretario Molteni, in collegamento il nostro segretario Matteo Salvini, per parlare della sicurezza che manca e di come risolvere i tanti problemi di degrado in città.

Cosa risponde a De Belvis. segretario di Fratelli d'Italia, che vi ha accusato di privilegiare gli interessi di partito rispetto alla coalizione?

«La Lega è radicata sul territorio parmigiano e può vantare una squadra di amministratori di qualità. Eppure, proprio perché ha scelto di mettere davanti a tutto l’interesse di Parma e non quello del partito, ha rinunciato ad esprimere un candidato con la tessera in tasca. Filippo Mordacci ha fatto un passo avanti, parlando della città e di futuro. Per questo abbiamo deciso di sostenerlo e invitiamo gli altri movimenti a fare altrettanto. Mordacci è un civico vero, competente e credibile, con una storia di partecipazione e impegno. Può unire e raccogliere consensi trasversali».

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