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Lotta all'abusivismo lungo il Baganza, presto saranno demolite 23 baracche

Lotta all'abusivismo lungo il Baganza, presto saranno demolite 23 baracche

di Luca Molinari

06 Marzo 2022, 03:01

Le 23 baracche abusive che sorgono lungo la sponda del Baganza nelle vicinanze di via Montanara (all'altezza della tangenziale Sud), saranno demolite. Si tratta della più grande lottizzazione abusiva presente in città lungo il Baganza, realizzata negli anni Settanta.

Ora grazie all'attività di contrasto all'abusivismo edilizio messa in campo dall'Amministrazione comunale, le baracche saranno abbattute e l'area fortemente degradata, tornerà ad essere uno spazio verde all'interno del parco fluviale del Baganza.

Il cronoprogramma

Il Comune ha già stanziato 218mila euro per l'intervento di demolizione. Al momento è stato approvato il progetto preliminare e a breve sarà ultimato quello esecutivo. In primavera è prevista la gara d'appalto per affidare i lavori, che partiranno tra la tarda primavera e l'estate. Le risorse inoltre, saranno soltanto anticipate dal Comune, che conta di rivalersi sui privati che hanno realizzato gli abusi. «Così come era già avvenuto per il Pala Pifferi - spiega Michele Alinovi, assessore ai Lavori Pubblici - diamo seguito ad altre demolizioni d'ufficio per contrastare l'abusivismo edilizio. In questo caso ci siamo concentrati sulla più grande lottizzazione presente in città lungo il Baganza, all'interno del quartiere Montanara».

«Situazione di degrado»

Attraverso una serie di procedimenti amministrativi, il Comune ha acquisito gratuitamente le aree sulle quali insistono parte delle baracche abusive. «Si tratta di baracche che versano in condizioni di grave degrado, che non sono utilizzate come giacigli di fortuna da parte di senzatetto - precisa lo stesso Alinovi -. Una parte sorgono su un terreno di privati che abbiamo acquisito d'ufficio e altre invece su terreno demaniale e sono di competenza dell'Agenzia regionale di Protezione civile».

I box da demolire

In particolare, 11 baracche sorgono su terreno comunale, 9 a cavallo tra il terreno di comune e quello del demanio e 3 su area demaniale. «Stiamo sviluppando un progetto esecutivo per demolire i fabbricati presenti su terreno comunale - spiega l'assessore Alinovi -. Parallelamente stiamo attenendo dalla Regione la chiusura dell'accordo per la demolizione degli altri nove fabbricati. La Regione dovrà infine provvedere ad abbattere i tre rimanenti».

L'area oggi versa in una condizione di forte degrado. «Diventa prioritario agire in tempi brevi - ribadisce lo stesso Alinovi - per fare in modo che questa area venga rinaturalizzata e torni a far parte del parco fluviale del Baganza. Dopo la demolizione del Pala Pifferi, si tratta di un ulteriore segnale contro l'illegalità e a favore dell'ambiente, pensato soprattutto per tutelare l'alveo del torrente».

Il Comune effettuerà la demolizione, ma i costi ricadranno sui privati che hanno realizzato le baracche. «Ci sono già state delle autodemolizioni da parte di privati e stiamo procedendo con ulteriori diffide per obbligare altri ad abbattere i box - continua l'assessore Alinovi -. In ogni caso, le risorse che anticiperà il Comune per realizzare l'intervento saranno poi richieste hai privati che hanno ottemperato agli obblighi».

Luca Molinari

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