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TIZZANO

Addio a Franco Pellinghelli, appassionato di motori e di funghi

Addio a Franco Pellinghelli, appassionato di motori e di funghi

di Beatrice Minozzi

07 Marzo 2022, 03:01

Tizzano - La grande famiglia della Croce Rossa di Tizzano ha detto addio a Franco Pellinghelli, volontario dal 2012 e grande amico di tutti. Con passione e dedizione ha indossato la divisa per 10 anni, facendo suoi i sette principi di Croce Rossa e mettendo tutto se stesso nell’aiutare gli altri.

Classe 1948, Pellinghelli viveva a Langhirano ma era originario di Tizzano, di Cozzo per la precisione, luogo al quale era legato a doppio filo. Diplomato ragioniere su indirizzo dei genitori, Pellinghelli iniziò la sua carriera lavorativa come ragioniere per l’amministrazione provinciale, salvo poi dimettersi per coltivare la sua passione per l’informatica, della quale fece un lavoro. Abile analista e programmatore, sviluppò un validissimo strumento per la gestione del personale. A Langhirano si era trasferito verso la metà degli anni ‘70 insieme alla moglie Cisella, sposata nel 1973. Ed è proprio in quei primi anni di vita a Langhirano che si guadagnò il soprannome di «col dal bambèn» visto che – da padre presente qual è sempre stato – lo si vedeva spesso passeggiare per le vie del centro con la carrozzina nella quale riposava il piccolo Davide. È stato un padre amorevole, Franco, e altro non poteva essere che un affettuosissimo nonno con gli adorati nipoti, Beatrice e Riccardo, ai quali si è dedicato anima e corpo dopo la pensione.

Con la pensione decise anche di dedicare il suo tempo al volontariato così nel 2012 che è entrato in Croce Rossa. Grande appassionato di motori, da ragazzo insieme agli amici della Costa ha realizzato diversi prototipi di macchina da cross. Seguiva la Formula Uno ed era un appassionato fungaiolo, fino a che un brutto incidente nel bosco lo ha obbligato ad appendere la gerla al chiodo. Con il pensionamento ha scoperto anche la passione per la lavorazione del ferro: si costruì la sua personale fucina nella quale realizzava oggetti per i familiari. Era riservato Franco, ma non appena riusciva a sciogliere il ghiaccio e a dare fiducia ad una persona si rivelava un amico fidato, simpatico e di compagnia. Era legatissimo alle sue origini tizzanesi e trascorreva interi fine settimana a Cozzo, nella sua casa natale. Fu un grande dolore per lui doverla demolire dopo che il dissesto idrogeologico del biennio 2013-2014 ne compromise la stabilità.

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