×
×
☰ MENU

Allarme

«Spaccata» anche da Pepén: la stessa mano dietro gli ultimi raid in città?

«Spaccata» anche da Pepén: la stessa mano dietro gli ultimi raid in città?

11 Marzo 2022, 03:01

Un'altra «spaccata», l'ennesima, questa volta da «Pepén». Quando Stefano Ferrari, uno dei titolari del tempio parmigiano del gusto, ieri, prima delle 6, ha imboccato borgo Sant'Ambrogio per aprire il locale, ha avuto un fosco presentimento. «Ho visto un tombino davanti all'ingresso laterale del bar – racconta – e ho capito che era successo qualcosa». Mezzo passo in più e Ferrari ha trovato la porta laterale del bar - «prolungamento» dello storico locale dove «spacca» (dal nome di un noto panino) fa rima con gusto e non con furto - distrutta. Il tombino era, infatti, servito a mandare in frantumi il vetro. Una «spaccata» come, da un po' di tempo a questa parte, tante che sono state denunciate in città. Le indagini ora dovranno appurare se dietro ci sia la stessa mano.

Un «bollettino di guerra» che ha visto presi di mira negli ultimi tempi il Café Maestri dell'omonimo piazzale. Poi, tutti a distanza di poche ore, il pub «Insolito» di largo Novaro e la pasticceria Pagani di via XX Marzo, la pizzeria Sciò e la caffetteria San Leonardo. Ma anche il negozio di informatica «Il mago di Dos» di via Valenti e la gelateria Delice e il ristorante giapponese Zushi di viale Mentana. Fermato dai carabinieri, invece, un 32enne marocchino responsabile di due «spaccate» ai danni di un ristorante di via Maestri e di un parrucchiere di via Trento e dalla polizia di Stato l'autore del raid al bar Food&Drink dell'Euro Torri. Tra venerdì e sabato, «spaccate» in un negozio bio di via Lisoni e in un bar di via Cavallotti. In entrambi i casi le vetrine hanno resistito. Il malvivente in via Lisoni è certamente arrivato pedalando: lo dimostra una bici abbandonata a terra quando è scappato. Lo strumento invece usato per provare a scassinare la vetrina lo ha trovato sul posto: un tombino. Com'è accaduto da «Pepén». Il penultimo raid è andato invece in scena in via Verdi e in via Emilio Lepido, il primo ai danni di una caffetteria, il secondo da «I love pesce» di via Emilio Lepido.

Da «Pepén» molti danni e poco bottino. «Hanno razziato solo un po' di monetine» conferma Ferrari. Danni, invece, per varie migliaia di euro. «Oltre alla rabbia e al disagio – prosegue Ferrari che ha denunciato l'episodio ai carabinieri – si tratta anche di un danno morale. Speriamo che le telecamere della via possano fornire qualche particolare utile alle indagini». Un bruttissimo inizio di giornata un po' addolcito dalle tante manifestazioni di solidarietà dei numerosi clienti. La sosta da «Pepén», infatti, a Parma è ancora uno dei pochi riti che la globalizzazione non è riuscita a cancellare.

«Però - Ferrari si toglie un sassolino dalla scarpa -, da tempo qui non si respira una bella aria». Diversi mendicanti che infastidiscono la gente, ma anche giovanissimi maleducati. Poco più di quattro anni fa, infatti, il locale era finito nel mirino di una baby gang con un cestino dei rifiuti scagliato contro la vetrina.

Michele Ceparano

© Riproduzione riservata

CRONACA DI PARMA

GUSTO

GOSSIP

ANIMALI