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Dati personali: a Parma nasce la piattaforma per gestire consensi e privacy

Dati personali: a Parma nasce la piattaforma per gestire consensi e privacy

di Andrea Violi

25 Marzo 2022, 03:01

Acquisti, iscrizioni a siti, contatti con aziende e istituzioni: quante volte abbiamo dato il consenso all’utilizzo dei nostri dati personali? Molte sicuramente, tanto che è praticamente impossibile ricordare tutto ed esercitare i diritti su revoca e modifiche di quei consensi. Da qui l’idea di due professionisti parmigiani: creare un sistema che permetta alle persone di gestire «in modalità self service» i vari consensi rilasciati sull’uso dei dati personali. Simona Bia, consulente manageriale specializzata in adempimenti sulla privacy, e Lorenzo Bonazzi, esperto programmatore, hanno creato la piattaforma YesNology.

Il funzionamento, in sintesi. Entrando in contatto con un’azienda, un’istituzione o un’associazione che utilizzano YesNology, l'utente riceve un messaggio con cui crea anche il proprio account sulla piattaforma. Da lì potrà vedere tutti gli altri soggetti ai quali ha fornito i propri dati, se usano YesNology. Il vantaggio per le aziende? Facilitare il trattamento dei dati personali di una mole di persone; tra l’altro la normativa sul Gdpr ha una sua complessità e sono previste sanzioni.

Simona Bia e Lorenzo Bonazzi - che hanno creato la startup BBUp per gestire il progetto - entrano nei dettagli assieme all’avvocato Enrico Pelino e a Valentina Turchetti. «L’aspetto particolarmente innovativo è questo: la piattaforma permette di gestire in autonomia tutti gli aspetti privacy, anche quelli che normalmente non passano attraverso sistemi informatici o siti ma su carta», precisa Bia.

«Per fare un accesso ai propri dati personali o consultare lo storico delle richieste (dei consensi ma non solo, la gamma è molto ampia) - aggiunge Pelino - si dovrebbe scrivere al titolare del trattamento e solo dopo la sua risposta si potrebbe avere il quadro. Invece con YesNology c’è la possibilità di gestire le scelte per tutti i titolari che partecipano a questa iniziativa. Inoltre va oltre il consenso: è possibile gestire anche l’esercizio di altri diritti previsti dal Gdpr. È un’idea molto ambiziosa».

Qual è stata la scintilla...? «L’idea mi è venuta parlando con un ristoratore di Parma, che fa tanta comunicazione, raccoglie le foto dei suoi clienti e le pubblica sui social - spiega Bia -. Sulla gestione dei consensi mi ha chiesto “Non c’è un altro modo?”». La Bia lo ha creato con Bonazzi. «È nato tutto su un foglio bianco: da lì l’abbiamo sviluppato in due anni circa, nella parte informatica sia in quella legale - spiegano -. C’è stato un grande investimento tecnico, sulle tematiche della sicurezza, la ricerca dell’hosting e dei giusti fornitori di servizi collaterali... Abbiamo fatto un periodo di test della piattaforma, per circa 8 mesi, con imprese locali. Ma la piattaforma è utilizzabile in tutto il mondo. Abbiamo contatti con un’Università americana, che accoglie studenti europei». A fine 2021 BBUp ha stretto anche un accordo tecnico-commerciale con Infocert, partner di importanti organizzazioni.

Il legame con Parma è forte: la sede della startup è in via Aleotti e Bonazzi tiene a precisare che i colori del logo, giallo e blu, non sono un caso. Le previsioni per il futuro? Ottimiste per Bia e Bonazzi: «Siamo due sognatori, abbiamo fatto qualcosa che potrebbe cambiare la qualità della vita delle persone. Ci siamo dati una mission molto importante: la tutela delle persone ma anche delle aziende stesse».

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