La grande bellezza
File lunghissime fuori dai musei, i luoghi della cultura che si riempiono, il centro brulicante di parmigiani e turisti, che torna ad animarsi «come non accadeva da tempo».
Attraverso queste immagini, è la città stessa a tracciare il bilancio degli appuntamenti di «I like Parma, un patrimonio da vivere». Tre giorni (25, 26, 27 marzo) all’insegna della riscoperta delle bellezze della nostra città tra visite guidate, aperture straordinarie o gratuite ed eventi itineranti. Un grande successo, anche i numeri parlano chiaro: «Sono stati oltre10 mila i visitatori - fa sapere l’assessore alla Cultura Michele Guerra – 50 i volontari e personale dell’assessorato comunale che hanno dedicato il loro tempo all’iniziativa. Quest’anno abbiamo registrato cifre davvero importanti che si avvicinano a quelle del periodo pre-Covid».
La presenza di così tante persone «è un segnale importante», riflette l’assessore. Per riuscire a ospitare i tanti visitatori, è stato fondamentale «procedere con attenzione e organizzazione per garantire la massima sicurezza - prosegue Guerra - abbiamo programmato le modalità d’accesso ai luoghi con entrate contingentate, lettura dei green pass, rilevazione della temperatura». Tra le tappe dell'itinerario culturale, anche quelle coordinate e scelte dal Fai per le sue Giornate di Primavera 2022. «L’Abbazia di San Giovanni è stato il luogo record in Emilia Romagna con ben 2500 ingressi in due giorni - informa Giovanni Fracasso, presidente Fai sezione Parma -. Le Giornate Fai parmigiane hanno raccolto un quarto delle visite dell’intera regione». Una Parma da record grazie «a un gioco di squadra con le scuole e le istituzioni - dichiara Fracasso -. La cultura è il terreno dove seminare e far germogliare alleanze».
Nella rete di collaborazioni anche «Parma, io ci sto!»: «I like Parma è un’iniziativa straordinaria che continueremo a sostenere - dice il presidente Alessandro Chiesi - perché riporta l’attenzione ai luoghi meravigliosi della nostra città in un’ottica di riscoperta, ma anche di rigenerazione. La città ha risposto con tanto entusiasmo e partecipazione». I like Parma lascia quindi un’eredità straordinaria: «Un modello di accesso alla cultura - riprende l’assessore Guerra - e la consapevolezza del fatto che la città vive quando la cultura vive».
Anna Pinazzi
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