TERENZO
Terenzo Cordoglio anche a Casola per la scomparsa, a 69 anni, di Jean Jacques Bravo, uomo di grande valore e per tutti un amico. Architetto, scenografo, musicista, Jean Jacques era nato in Francia da padre veneziano e madre piemontese, e sposato con Emilia Ghillani originaria di Casola.
Sempre pieno di iniziativa, Jean Jacques era incessantemente pronto a fare, aiutare e rassicurare. Non aveva timore di bussare alla porta dei più potenti per proporre un’idea, trasmettere la sua passione o anche soltanto per chiedere un aiuto per chi aveva bisogno e cercava lavoro.
Per lui le persone erano davvero tutte uguali, dalle più importanti alle più umili.
Amava soprattutto l’Italia e specialmente Casola, il suo «paradiso». Amava la gente di Casola, la famiglia di sua moglie e gli amici. Andava pazzo per la cucina di Liliana: gnocchi, tortelli, il sugo alla cacciatora, anolini e altre golosità tipiche della cucina parmigiana. Jean Jacques Bravo aveva l’ufficio nel Quartiere Latino di Parigi dove svolgeva la sua vita professionale, apprezzata in Francia e nelle capitali di altri Paesi.
A Parma era conosciuto e stimato, e anche lì si circondava di tanti amici e colleghi. Come ricorda Claudio Delfonte, Jean Jacques era estroverso, simpatico, ottimista. Diversi anni fa, nel luglio del 2008, con altri due amici e colleghi parigini, in bicicletta, aveva coperto la distanza da Parigi, con partenza da Notre Dame, a Casola in una settimana. L’Italia e la sua gente lo avevano sempre incantato e stava facendo le pratiche per ottenere la doppia cittadinanza.
Valentino Straser
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