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INCONTRO

Terzo settore, tante tessere chiamate a formare un unico mosaico

Terzo settore, tante tessere chiamate a formare un unico mosaico

di Giovanna Pavesi

07 Aprile 2022, 03:01

«Questa non è una storia cronologica: la mia, se si vuole, è più una storia sociale o una storia delle idee».

Per tratteggiare il volto composito del Terzo settore in città, Alessandro Bosi, sociologo e docente dell’università di Parma, ha scelto questa definizione. E ieri pomeriggio, nell’auditorium dell’Assistenza Pubblica, su iniziativa del Forum terzo settore di Parma ed Emilia-Romagna e del Csv Emilia, ha presentato il suo volume «Storia e identità del Terzo Settore. La presenza nel Parmense» (edito da Luigi Battei, associazione culturale).

«Credo che Parma abbia delle prerogative e delle particolarità uniche nel panorama nazionale e ritengo che la storia sociale di questa città meriti di essere ricostruita da diversi punti di vista, compreso quello dell’insieme del mondo del volontariato, che comprende tanti soggetti ed enti», ha chiarito Bosi, che ne ha ricostruito i passaggi attraverso documenti e interviste, sulla base di una riflessione sulla fisionomia che il Terzo settore ha assunto da quando è in vigore la Legge 117/2017.

«Le associazioni erano abituate a muoversi ognuna per contro proprio, seguendo diverse finalità – ha spiegato Eugenio Caggiati, portavoce del Forum terzo settore di Parma, che ha moderato la presentazione -. Dobbiamo maturare, invece, il senso di sentirci una rete. Già passando dall’esperienza Covid-19 abbiamo visto l’importanza di questo mondo e, quindi, anche le amministrazioni comunali dovranno prestare sempre più attenzione a questo tipo di collaborazione (non a caso, la legge parla molto di co-programmazione, co-progettazione e co-gestione in vari settori). Ecco che, quindi, bisogna crescere come associazioni: si diventa Terzo settore nel momento in cui si fa rete e si diventa più efficaci, dandosi obiettivi comuni».

Durante la conferenza, a cui hanno partecipato anche Luca Bellingeri, presidente dell’Assistenza Pubblica, Alessandro Tassi Carboni, presidente del Consiglio comunale ed Elena Dondi, presidente del Csv Emilia, oltre alla relazione del sociologo, sono intervenuti anche il sindaco di Collecchio, Maristella Galli, e dal direttore di Csv Emilia, Arnaldo Conforti, che hanno raccontato le loro esperienze dirette con il mondo del volontariato (e le sue diverse sfumature).

«Osservandola con uno sguardo esterno, ci sono molte questioni politiche e sociali nelle quali Parma vanta una primazia – ha concluso Bosi -. Questo libro ha bisogno di confrontarsi continuamente con la legge nazionale e con il futuro. Che poi, oggi, è il nostro presente».

Giovanna Pavesi

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