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La storia

Don Sandro, migliaia di chilometri a piedi per rivendicare la proprietà del sagrato

Don Sandro, migliaia di chilometri a piedi per rivendicare la proprietà del sagrato

di Giorgio Camisa

12 Aprile 2022, 03:01

A poche centinaia di metri dal Passo Centocroci, il valico che divide l’Emilia Romagna dalla Liguria e quindi le provincie di Parma e La Spezia, è in atto da 25 anni una diatriba tra un anziano sacerdote e l’amministrazione comunale. Il parroco della frazione di Cassego, don Sandro Lagomarsini ha intrapreso un’azione legale contro l’amministrazione comunale sulla proprietà del piazzale e dell’area circostante la chiesa parrocchiale di San Bartolomeo di Cassego. Tale area è ritenuta dall’amministrazione comunale suolo pubblico, la stessa sostiene appunto che in quell’appezzamento di terreno sia da sempre passata una mulattiera ed allora ne rivendica la proprietà assoluta. Di parere opposto il sacerdote.

La storia risale a 25 anni fa, nel 1997 quando il parroco delimitò con pennello e vernice rossa la proprietà della chiesa mettendo paletti e un cancello mobile all’entrata del sagrato.

Il sacerdote poi si mise a parcheggiare il pulmino della parrocchia in quell’area. Qualche giorno di controlli da parte della polizia municipale e poi un bel mattino don Sandro si trovò una sgradevole sorpresa: una multa sul parabrezza del pulmino per sosta vietata. Il giorno dopo una seconda e così via fino a quando il mezzo venne sequestrato, rimosso e portato via da un carro attrezzi.

Da allora incontri e riunioni senza nulla di fatto: le due parti rimangono nelle loro posizioni e don Sandro rimasto senza mezzi di trasporto non si è scoraggiato e ha deciso di intraprendere una singolare quanto unica forma di protesta. Ogni mattina si alza di buon'ora, veste la tonaca nera, parte con i paramenti in una borsa di plastica e percorre mediamente dai 30 ai 40 chilometri per recarsi a celebrare le messe nelle altre due parrocchie che gli sono state assegnate: Valletti e Scurtabò e case sparse. Accetta qualche passaggio solo in rare circostanze come funerali, battesimi, matrimoni, ricorrenze o celebrazioni particolari che non gli lasciano il tempo per organizzarsi. A fine marzo aveva percorso 24.000 chilometri ed ormai si avvicina ai 25.000. «La scelta durerà - ha detto il sacerdote - fino a quando non verrà resa giustizia a questo sopruso e la proprietà sarà definitivamente e legalmente assegnata al legittimo proprietario».

I suoi chilometri son portati a conoscenza e ne viene data la dovuta pubblicità: «In fondo camminare fa bene ho più di 80anni ma non li dimostro - ha spiegato don Sandro -: le mie parrocchie sono dedicate a San Bartolomeo e San Lorenzo due santi che hanno subito violenza e sofferto le pene dell’inferno ma non si sono mai arresi alle ingiustizie e io cerco di fare altrettanto».

Chi percorre la strada statale 523 Bertorella-Sestri Levante avrà notato tante volte vistosi manifesti bianchi che riportano una serie di numeri in rosso scritti a mano: sono appunto gli aggiornamenti dei chilometri che don Sandro Lagomarsini parroco di Cassego, Scurtabò e Valletti ha percorso a piedi da quando gli è stato “sequestrato” il pulmino parrocchiale.

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