Fede
Medesano - 857 giorni dopo ecco riaprirsi i portoni della chiesa parrocchiale di San Pantaleone. Domenica, finalmente, i cittadini medesanesi sono potuti tornare nella loro chiesa dopo i lunghi e difficoltosi lavori di messa in sicurezza e riqualificazione generale che si erano resi necessari per rispondere alle evidenti criticità strutturali che ormai colpivano la struttura.
Una mattinata di festa per l’ambiente parrocchiale ma anche un’occasione di convivialità, per tornare a vivere momenti di festa tutti assieme. La curiosità mista alla voglia di tornare ad occupare i banchi della chiesa ha fatto sì che non a tutti i presenti sia stato consentito di entrare: in molti si sono dovuti accontentare di ascoltare le orazioni di don Francesco Ponci dal sagrato. «Grazie di cuore a tutta la cittadinanza – ha commentato il sindaco Giovanelli - che ha voluto testimoniare vicinanza alla nostra parrocchia con la propria presenza. La chiesa è parte identitaria di un territorio: oggi è una ripartenza per la nostra comunità».
Durante il discorso d’apertura, che ha preceduto il simbolico taglio del nastro tricolore, il sacerdote ha voluto ringraziare i benefattori che hanno investito nella “sua” chiesa: «Fondazione Cariparma e Cei - ha detto - sono stati attori di fondamentale importanza per la ricerca e la messa a disposizione di ingenti fondi, l’amministrazione comunale, le imprese appaltatrici Ovrezzi e Cagozzi, gli studi di architettura Bordi Rossi Zarotti e Idea hanno lavorato alacremente per permetterci di ritornare nel più breve tempo possibile nella nostra amata chiesa ed a loro va il mio ringraziamento».
L.D.
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