PASQUA E PASQUETTA
I turisti, italiani e stranieri, la definiscono una città «da scoprire», con una buona qualità della vita, ottimo cibo da assaggiare e diversi monumenti storici da visitare. Nel fine settimana che apre le festività pasquali, a due anni dalla stretta del Covid, Parma torna a proporre le sue bellezze (e la sua storia) a chi, arrivato da diverse parti del mondo, la sceglie come luogo ideale per una vacanza più o meno breve. «Attraverso alcune analisi, grazie alle quali abbiamo sviluppato una definita strategia di comunicazione, abbiamo capito che dopo il Covid le persone si muovono in famiglia o con amici, con una preferenza anche per le città d’arte, quindi abbiamo cercato di creare le condizioni affinché le persone potessero venire a passare il fine settimana nel nostro territorio - ha spiegato Cristiano Casa, assessore a Città internazionale con delega al Turismo e presidente di Visit Emilia -. Chi oggi vuole venire a Parma, o in Emilia, non solo trova bellissime mostre: solo qui, per esempio, abbiamo la straordinaria esposizione sui Farnese, ma anche Lucio Fontana alla Fondazione Magnani Rocca. C'è pero anche la possibilità di vivere il luogo, visitando il Duomo, il Battistero, il Teatro Regio, senza dimenticare la parte enogastronomica. In dieci anni si è sviluppata una rete importante, per cui, oggi, se un turista vuole visitare un caseificio, un prosciuttificio o una cantina, trova operatori attrezzati e disponibili a riceverli, così come in centro storico, in cui in un giorno festivo (come la Pasqua, ndr), rispetto ad anni fa, molte attività resteranno aperte per il grande afflusso di turisti».
Anche il Museo Glauco Lombardi resterà aperto oggi con orario festivo, dalle 9,30 alle 19. Inoltre, dalle 16,45 alle 17,45, anche domani, saranno accompagnati dai «Sottofondi musicali» eseguiti da Aya Azegami al fortepiano, strumento appartenuto a Maria Luigia, senza nessuna maggiorazione al biglietto. E se per Casa, Parma è diventata una vera meta turistica, soprattutto negli ultimi anni, la conferma di numeri precisi arriverà nei prossimi giorni, probabilmente tra il 27 e il 28 aprile. «Fino a qualche giorno fa, non essendoci eventi particolari e, probabilmente, a causa della lunga coda del Covid, non si sono registrati grossi numeri in termini di prenotazione - ha chiarito Emio Incerti, presidente Federalberghi Parma, confermando come il bilancio sia da rimandare al termine delle festività -. Molti sono turisti walk-in, caratteristica più tipica dell’estate, cioè visitatori che, muovendosi in macchina, prenotano una stanza in albergo in giornata, perché magari decidono all’ultimo minuto di programmare un viaggio nel weekend. Ci sono stati, però, alcuni eventi sportivi riservati ai giovani che hanno portato in città centinaia di ragazzi (e le loro famiglie)». Per il presidente di Federalberghi, però, il bicchiere è da considerarsi «mezzo pieno»: «C’è sicuramente un segnale di ripresa, sia sul piano del turismo culturale, sia su quello del business. Manifestazioni, fiere ed eventi dovrebbero portare mesi buoni. Cibus, per esempio, sembra essere tornata ai tempi d’oro e, nonostante molti buyer internazionali ancora non si muoveranno, ci sono molti visitatori e tanti espositori».
La stessa situazione è quella registrata dall’universo delle case vacanze e Bed & Breakfast, che in questi giorni, anche in città, contano numerose prenotazioni. «Sono tornati in massa i turisti stranieri, soprattutto francesi e svizzeri e ci arrivano tante domande per il periodo pasquale anche solo per una notte - aggiunge il gestore di un B&B -. Per Cibus, poi, ci sono persone disposte a pagare qualsiasi cifra per riuscire a trovare un posto dove stare. Infine, c’è il ritorno di convegni, stage e corsi in presenza, che muovono persone, le quali hanno bisogno di un posto dove stare».
Giovanna Pavesi
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