COLLECCHIO
Ha destato incredulità l’aggressione dell’anziano volontario addetto a seguire il turn over dei giocatori nei capi del complesso sportivo del Cervo. E’ stato riempito di botte da giocatori a fine partita. Pugni che hanno fatto male all’intera comunità collecchiese che ha espresso sdegno, definendolo un atto «ignobile».
«Nulla giustifica una violenza del genere – hanno commentato alcuni giovani del paese». Soprattutto perché il custode è conosciuto da generazioni di ragazzi che hanno giocato e giocano nelle squadre del Cervo.
«Gli hanno devastato il volto a pugni - dicono – hanno fatto del male a un uomo mite, semplice, a una persona buona e amata da tutti noi». Il sindaco, Maristella Galli, ha dichiarato: «L’aggressione che è stata compiuta è un fatto che sgomenta per l’uso di una violenza insensata e gratuita, comportamenti che non trovano riscontro nella comunità collecchiese. L’auspicio è che i responsabili possano essere celermente individuati e perseguiti come consente la legge. La nostra solidarietà e gli auguri di pronta guarigione sono per la vittima, che dedica da anni il proprio impegno personale alla Polisportiva ed in particolare per i tanti giovani con i quali condivide un rapporto di confidenza e di rispetto reciproci».
Patrizia Caselli e Tommaso Vergiati della Lega sono amareggiati. «Siamo delusi dalle misure adottate fino ad oggi dall’amministrazione. L’osservatorio giovanile non sembra aver dato buoni frutti. Confidiamo nel lavoro delle forze dell’ordine. Alla persona aggredita va tutta la nostra solidarietà e vicinanza. Si tratta di un atto inqualificabile. La questione sicurezza resta sempre una priorità per nel nostro territorio. Per questo, v a implementata la video sorveglianza nei centri di aggregazione giovanile e nei parchi cittadini e aumentato il presidio del territorio».
G.C.Z.
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