«Sei stata alla festa del Pd?». E poi aggredisce la moglie: condannato

Destra, sinistra o centro: non era certo la collocazione politica che lo inquietava. Ma a quel punto (di non ritorno) del loro matrimonio, anche una serata alla festa del partito poteva far saltare i nervi. «Non sarai mica stata alla festa del Pd?», le aveva urlato appena era rincasata. Poi le aveva scaricato addosso una serie di insulti, le aveva scagliato contro un paio di oggetti e per finire le aveva puntato un coltello. E, ieri, per l'uomo - 59enne, originario del Parmense - è arrivata la condanna a 4 mesi per lesioni personali.

Una guerra dei Roses, seppure senza lieto fine. Il marito era finito sotto inchiesta per maltrattamenti e lesioni, ma già durante l'udienza preliminare il giudice aveva fatto cadere il primo reato, che comporta una serie di vessazioni ripetute nel tempo. Inoltre, anche la moglie è coinvolta in un procedimento penale: e in questo caso è lei ad essere accusata di aver usato in alcune occasioni le maniere forti con il coniuge.

Ma, ieri, sotto la lente di ingrandimento del giudice c'era quella giornata di fine giugno del 2018. Appena rientrata a casa, la donna era stata sommersa da una raffica di domande incalzanti. Aveva cominciato con la bizzarria della festa del Pd, poi aveva alzato i toni: «Non sarei mica stata con quelle là? Sei una pezzente, una matta. Te la farò pagare».

Una rabbia crescente perché quel giorno c'era stata anche un'emergenza familiare. Così, con tono sempre più accusatorio, le aveva rinfacciato: «Perché non sei venuta al Pronto soccorso che c'era la mamma? Sei una matta. Te la farò pagare». E aveva cominciato immediatamente: le aveva scagliato addosso una penna e un calzascarpe, poi le aveva messo una mano al collo spingendola indietro. Era riuscita a divincolarsi, ma lui aveva afferrato un coltello da cucina alzando il tono delle minacce: «Adesso basta, ti taglio la gola».

Ce l'aveva fatta a sgusciare via. Ma poi era cominciato l'altro combattimento tra i due: quello nelle aule di tribunale. Che sta ancora andando avanti.

Georgia Azzali