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È doppio il rapporto che in questo momento lega i Tiromancino a Parma; una parte riguarda il concerto che la band romana ha tenuto ieri sera al Teatro Regio di Parma, nell’ultima tappa del tour italiano. L’altra riguarda The Band, la trasmissione in onda di venerdì in prima serata su Rai Uno: il fondatore, leader nonché autore dei Tiromancino Federico Zampaglione è infatti il tutor della giovane formazione parmigiana dei JF Band. Con la sua guida, il gruppo della cantante Jasmine Furlotti (molto applaudita) sta imparando come scavare nel cuore delle canzoni per interpretarle con personalità, rispetto e profonda intensità.
Se saper suonare è un fatto tecnico e la tecnica si può imparare, saper rendere le emozioni e i pensieri di un testo e una melodia è un fatto molto più complicato sia da insegnare che da recepire. Zampaglione è forse la persona giusta, perché con i Tiromancino ha sempre saputo tenere in perfetto equilibrio gusto per la melodia, testi di spessore e ricerca sonora spinta verso un sound internazionale. Il concerto di ieri sera, davanti a un pubblico meno folto rispetto ad altre occasioni ma non per questo meno accogliente e caloroso, ha rispettato tutto questo: una prima parte dedicata alle canzoni che descrivono le sue esperienze di vita come «Ho cambiato tante case», «Eccoci papà», «Quasi 40», «Per me è importante», la celeberrima «La descrizione di un attimo». Canzoni che scavano nell’animo dalle melodie leggere e delicate che alleggeriscono il senso, le più recenti con un sentimento più tradizionale e le più vecchie che non risentono del tempo passato. Tra un pezzo e l’altro, Zampaglione ha accompagnato il pubblico attraverso i suoi ricordi per tutta la prima parte. Il momento acustico è da tempo presente nei concerti di tanti artisti: nella seconda parte, i Tiromancino hanno voluto ricreare non solo un sound più intimo quanto proprio l’atmosfera di casa, di quando si suona senza pressioni, per il puro piacere di farlo.
Un modo per avvicinarsi al pubblico, cosa che dopo i due anni appena passati assume tutto un altro significato. In questa parte acustica, nella quale hanno trovato spazio anche le belle cover di «Un tempo piccolo» di Califano e «Com’è profondo il mare» di Dalla, c’è «L’odore del mare»: sul disco Zampaglione duetta con Carmen Consoli. Nelle tappe precedenti, questo ruolo è stato dato a una ragazza del pubblico, ma ieri sera è toccato proprio a Jasmine Furlotti, che così ha avuto l’onore di cantare (bene) sul palco del Teatro Regio. Rispetto a tour precedenti, gli arrangiamenti sono più tradizionali, la band che ora è al fianco di Federico Zampaglione (unico rimasto della band che ha esordito 30 anni fa) è il classico quartetto chitarra, basso, tastiere e batteria e viaggia in equilibrio tra canzone e rock d’impronta americana, con frequenti assoli e ritmi country. In controtendenza rispetto a tante proposte contempiranee, ma la bella musica non è un fatto di mode, come i Tiromancino ci hanno ricordato ieri sera.
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