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Rio della Sacca, discarica ciclopica: in azione il gruppo «Ramiola 2021»

Rio della Sacca, discarica ciclopica: in azione il gruppo «Ramiola 2021»

18 Maggio 2022, 03:01

Ramiola Elettrodomestici di varie epoche, ferraglia, gabbie da conigli, bidoni, pneumatici, batterie: è impossibile elencare tutti i rifiuti, i materiali, i relitti, i pezzi che sono stati scaraventati lungo la piccolissima vallecola del rio della Sacca che scorre sul versante di Ramiola.

Lungo questo piccolo corso d’acqua, in poco più di un centinaio di metri, i volontari del gruppo «Ramiola 2021» hanno portato alla luce questa discarica «storica» che da decine e decine di anni accoglie gli oggetti abbandonati, scaraventati giù dalla discesa fino a formare una vera discarica di ingombranti a cielo aperto e una stratificazione di rifiuti, immersi nel terreno, molto difficoltosa da ripulire, anche perché ci sono pezzi pesanti non facili da rimuovere e trasportare. Il gruppo di volontari al lavoro su questa impegnativa «impresa» si è costituito a Ramiola lo scorso anno, con la volontà di partecipare attivamente alla vita del paese: un impegno civico orientato su vari fronti innanzitutto quello della sicurezza stradale, tema molto sentito tra i residenti della frazione, e in generale per migliorare la qualità della vita dei cittadini.

In più occasioni i volontari si sono spesi per dare suggerimenti, sollecitare incontri e confronti anche con l’amministrazione, con l’obiettivo primario di rendere più sicuro il paese, soprattutto dal punto di vista viario in punti strategici come il tratto compreso tra Ponte Solferino e casello autostradale, scenario di numerosi incidenti, ma anche le vie dei quartieri residenziali. Attualmente l’associazione conta circa 50 partecipanti, che si riuniscono una volta al mese per confrontarsi su diverse tematiche e pianificare le attività da svolgere. In questo periodo un nutrito gruppo, a rotazione, si è preso a cuore questa attività a favore dell’ambiente, per cercare di ridare vita e decoro a questo angolo verde, che per troppo tempo è stato ritenuto un’oasi ecologica sotto il cielo. Come si diceva è infatti da molti anni che questa pratica di abbandono proseguiva: essendo il corso d’acqua a valle di una strada che conduce sulle colline di Ramiola era dunque facile, per chi intendeva disfarsi di qualche suppellettile indesiderata, fermare l’auto e lasciare andare giù per la discesa i suoi rifiuti senza essere notato.

Una consuetudine datata ma che anche recentemente si è mantenuta, come denunciano tanti oggetti attuali, non proprio «vintage». Il lavoro dei volontari non è ancora finito, resta un ulteriore tratto da ripulire: il passo successivo sarà quello di trasportare l’enorme massa di materiali da questo luogo, non facilmente raggiungibile dai mezzi, probabilmente con utilizzo di trattori.

A breve il gruppo comunicherà la data della rimozione generale dei materiali raccolti, con un appello ai volontari che volessero unirsi all’attività green per Ramiola. Chi fosse interessato alle attività del gruppo, questa la mail: ramiola2021@outlook.it.

Do.C.

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