FIDENZA
Se n’è andato a 92 anni, Carlo Ghidini, grande medico e grande persona. Uno di quei «dottori» che salvano la vita agli altri e che come uomini sono esempi di vita per tutti. Proprio per questo, ma anche per un po’ di egoismo, si vorrebbe che non ci lasciassero mai.
Era un dottore speciale, per la fortuna dei suoi pazienti, che inevitabilmente diventavano suoi amici. Ma prima di andarsene per sempre ha donato un lascito morale, di profonda delicatezza, e di sapienza.
Originario di Parma, si era laureato in Medicina nel 1956, specializzandosi in Pediatria. Nei primi anni di attività aveva prestato servizio come medico di famiglia, in alcune località dell’Appennino, quindi a Castione Marchesi, per poi approdare a Fidenza, dove aveva avuto gli ambulatori dapprima in via Aimi, quindi in via Berenini e l’ultimo in via Gramsci.
Proprio in città aveva conosciuto Milena, il grande amore della sua vita, che poi aveva sposato e che era rimasta al suo fianco un’ intera vita. Dalla loro unione è nato l’amato figlio Tommaso, ingegnere, oggi capo della Divisione di strutture, meccanismi e materiali dell’Agenzia spaziale europea (Esa), che era tutto il loro orgoglio. «E mamma e papà erano il mio», ha sussurrato commosso Tommaso, che non ha mai abbandonato nemmeno per un istante il papà, ricevendo tantissime dimostrazioni di affetto per la grave perdita.
Quando ieri si è sparsa in città la notizia della scomparsa di Carlo Ghidini, i tanti suoi ex pazienti fidentini non sono riusciti a trattenere le lacrime. Perché li ha seguiti con infinito affetto, uno per uno, facendosi carico dei loro problemi, non solo curandoli ma anche stando loro vicino quando insorgeva qualche problema, per il quale magari non occorrevano medicine ma solo un parola e un consiglio, come solo lui sapeva fare.
Il dottor Ghidini era sempre disponibile e non gli pesava magari aver appena chiuso l’ambulatorio e ripartire per andare a casa di qualche paziente che stava male. Come ha ricordato il figlio Tommaso, che spesso aveva accompagnato in macchina, il padre, di notte, in visita da qualcuno.
Per lui non c’erano feste, Natale, Capodanno, Pasqua, perché appena riceveva una telefonata era lì, con la sua borsa, pronto a partire. «Non ricordo nemmeno quante volte l’avevo chiamato di notte – ha ricordato una sua anziana paziente – ma lui non ha mai detto una volta che non poteva. Dopo dieci minuti era già a casa mia, pronto a stare vicino a me e ai miei familiari. Una medico dalla professionalità elevata e una persona meravigliosa. Ci ha lasciato in eredità una preziosa testimonianza di vita».
Un’altra fidentina ha ricordat, di quando, a Capodanno, gli aveva telefonato a casa perché aveva la febbre molta alta. «Senza nemmeno pensarci due volte, anche se era il primo dell’anno e magari lui era a pranzo con la famiglia, era corso a casa mia con la sua solita professionalità, gentilezza, delicatezza. Mi ero scusata per il disturbo, ma lui mi aveva risposto: “non ci pensi nemmeno”. Un medico meraviglioso che ha amato infinitamente i suoi pazienti, e che ricordava ancora uno per uno, con profondo affetto. Difficile dimenticare una persona così speciale. Buon viaggio doc».
Il sindaco Andrea Massari ha espresso al figlio Tommaso il cordoglio, a nome della città: «Ci ha lasciato il dottor Carlo Ghidini, persona straordinaria che ha curato, accompagnato e visto crescere generazioni di fidentini. Con la sua eleganza cordiale e la sua gentilezza aveva sempre una parola di incoraggiamento e sapeva sottolineare un fatto o un evento, non solo di Fidenza, con molta profondità e saggezza. Il dottor Ghidini era una vera e propria istituzione. A Tommaso ho espresso le condoglianze ma soprattutto ho voluto mandare un grande abbraccio capace di contenere la gratitudine di tutta Fidenza per quello che Carlo ci ha donato».
Carlo Ghidini era stato anche presidente del Rotary Salso, direttore sanitario del Centro fisso di raccolta di sangue dell’Avis, direttore sanitario della Comunità di recupero tossicodipendenze di Montemanulo e tanto altro.
Il dottor Ghidini ha lasciato il figlio Tommaso con Barbara, Francesco e Marcello. Il rosario sarà recitato oggi, alle 19.30, nella chiesa di San Francesco. Mentre il funerale sarà celebrato domani, alle 15.30, sempre nella chiesa dei frati cappuccini.
s.l.
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