×
×
☰ MENU

Cerimonia

Il preside Aluisi Tosolini va in pensione: il saluto commosso al Bertolucci

Il preside Aluisi Tosolini va in pensione: il saluto commosso al Bertolucci

05 Giugno 2022, 03:01

«È una gran cosa aver guidato un pugno di uomini e donne degni di eterna stima». Quella «Linea d'ombra» chiude la traversata. Come nel romanzo di Joseph Conrad l'equipaggio del Bertolucci è ancora lì vicino al suo capitano. E in questo giorno di saluti al preside, la «famiglia» del liceo di via Toscana è commossa.

Aluisi Tosolini va in pensione: «Andrò in collina a riposarmi», dice sottovoce l'uomo di scuola e di pace. Il professore che a 20 anni ha insegnato religione alla Salvo D'Acquisto. Poi Filosofia all'istituto magistrale di Piacenza e al liceo Sanvitale di Parma e docente di Didattica all'Università, prima di diventare dirigente. Ma anche coordinatore delle scuole italiane di pace che ogni anno organizza meeting e la marcia PerugiAssisi con gli enti locali e presidente di Asapa. Soprattutto «padre» di quel IV liceo scientifico che prese il nome del poeta: «Il primo settembre 2008 io e altri 12 abbiamo salito le scale di quello che era un piccolo liceo: una grande scommessa - racconta Tosolini agli studenti - e solo dopo gli abbiamo dato un nome di un intellettuale poliedrico e di grande umanità: Attilio Bertolucci. Perché non si è scienziati se non si è uomini di cultura. E da 150 studenti oggi siete 1.200. E nel tempo allo scientifico si è aggiunto il musicale, lo sportivo e il quadriennale». La cerimonia entra nel vivo e prima dei saluti, il preside Tosolini omaggia tutti i ragazzi delle ultime classi con una pergamena con l'augurio per un nuovo viaggio e un quaderno, magari per un diario di bordo: «Cinque anni fa siete stati chiamati per nome per entrare in questa scuola che vi avevamo presentato come la vostra casa, dove crescere, diventare grandi, fare esperienze capaci di promuovere la vostra crescita umana, culturale, sociale. Al Bertolucci abbiamo sempre inteso la scuola come uno snodo di una rete più ampia e complessa e questa rete ha la finalità di favorire la formazione di cittadini attivi, critici, non violenti, interculturali. Oggi giungiamo al termine di questo cammino e nuovamente vi chiamiamo per nome per salutare ognuna e ognuno di voi consegnandovi idealmente alla società al cui servizio è la scuola. Abbiamo sempre pensato la scuola come un luogo dove non solo si studia e si impara a stare al mondo, ma dove si impara a trasformarlo. Ed è questo che speriamo abbiate imparato a fare qui ed è quello che vi invitiamo a fare da qui in avanti. E nel salutarvi - continua con emozione Tosolini - vi ringraziamo per la giovinezza e la spensieratezza che avete portato dentro la comunità del Bertolucci, anche in momenti difficili come questi ultimi tre anni scolastici segnati dall'emergenza covid. Grazie per la vostra allegria, grazie per la vostra passione, per il vostro impegno a rendere il futuro adesso. E grazie per aver percorso un tratto di sentiero insieme. Il nostro è un invito al viaggio». Il coro si alza: «Aluisi, uno di noi». E' il momento dei regali degli studenti e dei genitori: fiori, il ritratto firmato da Maria Chiara Mossini e un ulivo. Arriva la maglietta del Parma Calcio numero uno, quella del portiere. E di rigori Tosolini ne ha saputi parare molti: sempre con la scuola nel cuore.

«Caro preside - legge la lettera degli studenti il rappresentante d'istituto Simone Saccani -, abbiamo potuto provare la sua capacità di creare sempre nuove esperienze, di donare occasioni non scontate, occasioni di vita, in cui ognuno, secondo le proprie attitudini, potesse mettersi in gioco. Per farlo, lei è riuscito a mettere a servizio della comunità tutti i suoi contatti, per poter regalare agli studenti queste occasioni. Abbiamo potuto vivere i frutti della sua capacità di visione, la sua iniziativa di permetterci di vivere appieno la scuola: una scuola non dove il preside è una figura distaccata, ma una scuola dove la porta del suo ufficio è sempre aperta, dove il preside gira per i corridoi con il pc in mano ed è pronto al dialogo con i suoi studenti. E’ riuscito a creare una scuola dove tutti i ragazzi possono sentirsi accolti e protagonisti, capaci di fare e di creare».

«Caro preside - dice la vicaria Caterina Piovani, che parla a nome dei prof e del personale Ata -. Il Bertolucci si impegnerà a cogliere le sfide che d’ora in poi si presenteranno e spera di renderti orgoglioso di quello che sarà. Con grande emozione ti salutiamo con le parole del poeta, che mai come ora sentiamo nostre: "Assenza più acuta presenza"». La musica si accende e si balla con «I cento passi» dei Modena City Ramblers. A guidare il trenino degli studenti c'è ancora lui: il capitano Tosolini. Gli applausi si sommano, gli striscioni si allungano: «Grazie preside». E le note dei Queen chiudono la festa: scommessa vinta.

Mara Varoli

© Riproduzione riservata

CRONACA DI PARMA

GUSTO

GOSSIP

ANIMALI