PIAZZALE DELLA MACINA
Sul conto del condominio erano rimaste le briciole: poco più di 400 euro. Eppure non c'erano stati grandi lavori di manutenzione straordinaria, tanto che il saldo complessivo avrebbe dovuto ammontare a oltre 26mila euro. Casse a secco, dunque, per la palazzina «Centro Affari» di piazzale della Macina 7, a pochi passi dal Duomo. E ai proprietari degli appartamenti non è rimasto altro, dopo averne nominato uno nuovo, che denunciare l'amministratore in carica fino a luglio del 2019. E il professionista - parmigiano, 81enne (di cui non pubblichiamo il nome perché il giudice ha disposto la non menzione nel casellario giudiziale, ndr) - è stato condannato per appropriazione indebita aggravata a 1 anno e 6 mesi (il pm Silvia Zannini aveva chiesto due mesi in più), oltre che al pagamento di 800 euro di multa. La scelta del rito abbreviato gli ha consentito di poter beneficiare dello sconto di un terzo, inoltre il giudice gli ha concesso la sospensione della pena.
Non ha messo piede in tribunale, ma d'altra parte pare che da parecchi mesi si sia allontanato da Parma. Una lunghissima esperienza nel settore delle amministrazioni condominiali, e «mai coinvolto in procedimenti penali - sottolinea il suo difensore, Paolo Furlotti -. Valuteremo le motivazioni della sentenza, quando saranno depositate - aggiunge -, poi vedremo se procedere con l'impugnazione in appello, considerando che si è trattato di un giudizio in abbreviato, allo stato degli atti».
Ma se è pur vero che non ci sono macchie nel suo passato, i soldi del condominio «Centro Affari» si sono volatilizzati dal conto su cui lui aveva la delega a operare. Così, era diventato (inspiegabilmente) sempre più complicato saldare le fatture dei fornitori, oltre che far fronte alle spese di gestione. Da qualche tempo i condomini avevano qualche dubbio, ma era stata la nuova amministratrice, nominata a fine luglio del 2019, a ricostruire l'ultimo anno e mezzo di gestione. E i punti interrogativi si sono trasformati in tanti segni meno sui conti. Un ammanco complessivo (e non giustificato) di 26.187 euro. In particolare, per quanto riguarda l'anno 2018, l'amministratore avrebbe prelevato 16.283 euro dal conto del condominio senza alcuna giustificazione e comunque non per spese del condominio. Esaminando il bilancio del palazzo, infatti, la nuova amministratrice aveva accertato che sul conto avrebbero dovuto esserci 26.622 euro, ma in realtà ne restavano solo 435.
Spiegazioni su quel saldo quasi in rosso non ne sarebbero mai arrivate. E nemmeno i condomini hanno visto rilievitare il loro conto. Durante l'assemblea del 29 ottobre 2019 avevano ascoltato il resoconto della nuova amministratrice: la fotografia di quei soldi in uscita senza alcuna spiegazione. Di quel buco mai ripianato. Si erano presi qualche settimana di riflessione, poi la decisione di presentare la denuncia.
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