SECONDO TURNO
È la settima volta che i parmigiani eleggono direttamente il loro sindaco. E quello di domenica sarà il sesto ballottaggio. Da quando è entrata in vigore la legge sull'elezione diretta del primo cittadino, infatti, l'unico a riuscire a conquistare l'elezione al primo turno fu Elvio Ubaldi, nel 2002. In quelle sei competizioni elettorali c'è la storia di Parma, dei suoi schieramenti politici, delle divisioni e delle alleanze che hanno segnato la storia recente della città. E quello che impressiona nei dati che escono dagli archivi sono soprattutto i numeri dei voti e quindi degli elettori, che indicano un'alta partecipazione neanche paragonabile a quella misera che abbiamo visto alle elezioni di domenica scorsa.
1994: la sfida dei notai
Stefano Lavagetto fu l'ultimo sindaco eletto dal consiglio comunale, in base alla vecchia legge, e anche il primo eletto direttamente dai cittadini. Batté al ballottaggio il candidato di Forza Italia, Angelo Busani, anche lui notaio. Al primo turno erano quasi pari ma poi lo staccò nettamente anche grazie a un celebre scontro televisivo di Busani con Elvio Ubaldi che era al debutto con Civiltà parmigiana.
1998: l'anno della svolta
È lo scontro elettorale che ha segnato la storia politica della città. Al primo turno Ubaldi - alla guida di un'inedita alleanza che comprende la sua lista civica, Forza Italia e i centristi - è primo per meno di mille voti, ma all'opposizione stacca nettamente Lavagetto e manda i Ds all'opposizione, dove sono rimasti per quasi un quarto di secolo.
2002: il trionfo di Ubaldi
Per la prima e unica volta un sindaco viene eletto al primo turno. Ubaldi ha di fronte la senatrice dell'Ulivo Albertina Soliani e stravince con un risultato che sorprende anche buona parte dei suoi stessi sostenitori, incassando poco meno di sessantamila voti al primo turno. Un'enormità se si pensa che domenica sono andati a votare in tutto 76mila parmigiani.
2007: la vittoria di Vignali
Una campagna vivace e combattuta quella che vede contrapposti Pietro Vignali e Alfredo Peri. Vignali riesce a ribaltare i pronostici e ad essere avanti fin dal primo turno di quasi l'otto per cento. Divario che poi si amplia nel ballottaggio.
2012: la rivoluzione M5S
Le elezioni più sorprendenti ma i viste, arrivate dopo la caduta della Giunta e il commissariamento del Comune. Al primo turno Vincenzo Bernazzoli è avanti di 20 punti percentuali, 17mila voti. Ma, al ballottaggio, Federico Pizzarotti, sospinto dalla marea grillina, sorpassa e batte nettamente l'avversario
2017: il bis di Pizzarotti
Questa è storia recente. Cinque anni fa Pizzarotti batte Paolo Scarpa che resta vicino al sindaco uscente solo al primo turno. Al ballottaggio, il candidato del centrosinistra, è indietro di diecimila voti.
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