Massacrato di botte: è gravissimo

Massacrato di botte, «giallo» al ponte Europa. Con ogni probabilità è stato aggredito e picchiato, forse nell'ambito di un regolamento di conti per droga, e ora è ricoverato in condizioni gravissime nel reparto di Rianimazione dell'ospedale Maggiore.

I carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Parma hanno, infatti, trovato a terra con il volto tumefatto un giovane di 25 anni originario della Guinea e hanno immediatamente allertato il 118 che lo ha trasportato all'ospedale Maggiore.

È l'una della notte scorsa quando la pattuglia interviene per soccorrere una persona ferita, all'incrocio tra ponte Europa e via Reggio, una zona in cui non è la prima volta che avvengono episodi violenti e in cui non è raro assistere a scene di degrado.

La vittima è, come si dice in gergo, messa piuttosto male. Ha il volto gonfio e insanguinato, come se fosse stata appena aggredita e malmenata da qualcuno. Qualcuno che, comunque, si sarebbe dato alla fuga.

Sono gli stessi militari a chiamare il 118. Interviene così un'ambulanza che trasporta il giovane all'ospedale.

In seguito, nel corso della giornata di ieri, il 25enne viene trasferito nel reparto di Rianimazione in condizioni molto gravi ma stazionarie. La prognosi resta, comunque, riservata.

Nel frattempo, di pari passo con l'intervento del 118, scatta l'indagine da parte dei carabinieri della Compagnia di Parma per far luce sui motivi del ferimento. Nessuna pista viene tralasciata. Fondamentale per ricostruire i pezzi del «puzzle» sarà, però, quello che il 25enne potrà raccontare ai militari, ma anche eventuali testimonianze o immagini di telecamere di sorveglianza della zona. Tutto, infatti, può servire per riavvolgere il nastro di un episodio ancora avvolto dal mistero».

Il giovane potrebbe, infatti, anche essere stato aggredito non lontano, in piazza della Pace, da altri stranieri nell'ambito di un regolamento di conti per motivi di droga ed essere arrivato fin lì dopo una disperata fuga.

La zona del ponte Europa o, come più spesso viene chiamato, ponte Nord, è spesso salita alla ribalta della cronaca per episodi legati alla violenza e al degrado. Spesso rifugio di disperati, nel settembre di otto anni fa, proprio sotto il ponte era stato ucciso un diciottenne rumeno, accoltellato da un suo connazionale che voleva portargli via il tablet.