Patteggiamento
Lei ci aveva ripensato. Forse a consigliarle la retromarcia del cuore erano stati i sensi di colpa o la nostalgia del marito, il desiderio di tornare da lui e chiudere la storia parallela. O forse alla base della scelta c'erano gli scatti nervosi dell'amante, che a volte non l'aveva proprio accarezzata. Altri scatti, però, le avrebbero fatto ancora più male. Presto, la giovane avrebbe scoperto a proprie spese che non era così semplice uscire da quella storia. E se ne sarebbe accorto anche il marito, al quale sarebbero anche arrivate le foto della moglie senza veli scattate dall'altro in alcuni momenti di intimità. Non furono le uniche attenzioni alle quali venne sottoposta la donna, che per lo stato d'ansia si trovò costretta ad assumere anche sonniferi per riuscire finalmente a dormire e a cambiare (allungandoli) i percorsi per andare al lavoro. Troppo forte il timore di incontrare l'ex, dal quale lei non sapeva più che cosa aspettarsi.
Per mesi fu un'altalena di emozioni, ma sempre poco gradite, a quanto pare. Anche i biglietti d'amore lasciati sul parabrezza dell'auto sotto casa, davanti ai negozi abituali o alle abitazioni nelle quali prestava servizio come colf o baby sitter furono visti come persecuzioni dalla destinataria. Per certi versi, come il corrispettivo scritto di quel gesto con indice e medio puntati contro di lei con il quale lui un giorno le ricordò che non l'avrebbe persa di vista. E quando le venivano risparmiati i biglietti lei trovava lui in carne e ossa: appostato o impegnato a pedinarla.
La donna, sudamericana (come tutti in questa vicenda) rischiò anche di perdere i posti di lavoro: l'ex, infatti, contattò il proprietario di un appartamento in cui lei faceva le pulizie, dicendogli che in sua assenza la collaboratrice riceveva uomini in casa, facendosi pagare. Una menzogna, così come quella per cui lei con un datore di lavoro aveva consumato una serie di rapporti facendosi pagare decine di migliaia di euro. Temendo per la propria incolumità e quella della famiglia, la donna sporse denuncia. Ma nonostante l'ammonimento del questore, scattato nell'agosto del 2020 a carico del sudamericano 54enne, gli atti persecutori - tra letterine d'amore e minacce - proseguirono fino al gennaio 2021. Ieri, lo stalker ha patteggiato un anno e 8 mesi dal Gup. Per dimostrare la propria buona fede, l'uomo ha versato un assegno alla ex, che a sua volta ha rinunciato alla costituzione di parte civile. Ci ha ripensato: e questa volta si spera nella pace.
Roberto Longoni
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