Lutto
Era uno strajè parmigiano di terza generazione capace di dare grande impulso al mondo economico di La Spezia, ma ancora con interessi, abitazione e forti legami in città dove vive una figlia e altri due hanno studiato. L'ingegner Arrigo Antonelli, scomparso nei giorni scorsi, era amministratore della Società Acquedotti Tirreni della Spezia, con acquedotti sia in città sia in Lunigiana e Versilia e varie altre attività in campi analoghi.
Era stato il nonno, il parmigiano Fausto Baratta, che all’inizio del Novecento, dopo aver progettato la diga del Lagastrello, aveva costruito l’acquedotto di La Spezia, spingendosi sino alla Versilia dove aveva portato l’acqua nelle case, favorendo la vocazione turistica di Viareggio, Forte dei Marmi, Pietrasanta e Camaiore. Fausto Baratta aveva poi fondato l’Unione industriali della città e l’Accademia Scientifica Cappellini, importante istituzione scientifico-culturale.
Arrigo aveva così continuato l’opera del nonno e del padre rilevando la guida della Società, ampliandone l’attività e seguendo con passione la vita dell’Accademia sia come membro scientifico sia come amministratore e mecenate.
Recentemente in occasione dell’alluvione del 2011, che aveva colpito lo spezzino e le Cinque Terre, l'ingegner Antonelli aveva gratuitamente progettato e ricostruito alcuni acquedotti, ricevendo il titolo di Cavaliere dalla Prefettura e la cittadinanza onoraria del comune di Pignone in segno di gratitudine.
I legami con Parma sono sempre continuati con abbonamenti alla Gazzetta di Parma, facendo parte di diversi consigli di amministrazione di società private e pubbliche, e sposando la parmigiana Luisanna Bertoluzzi, e con lei mantenendo sempre aperte le rispettive abitazioni in città, dove vissero anche i figli durante gli anni universitari e dove fino a poco prima della malattia finale trascorreva numerosi weekend.
Con pari amore per la città, con il fratello Fausto, pure ingegnere di elevata professionalità internazionale nel campo meccanico, e la sorella Severina hanno seguito la casa e le proprietà di Pellegrino Parmense dove il bisnonno Pietro Corsini aveva fondato, poco dopo la metà dell’Ottocento, uno dei primi ospedali rurali della provincia e dove l’attuale Residenza per anziani comunale è stata intitolata al suo nome.
Infine, come ultimo atto d’amore per Parma la famiglia ha voluto che fosse seppellito nel nostro cimitero della Villetta nella cappella privata delle famiglie Baratta e Bertoluzzi.
Le esequie a La Spezia sono state poi celebrate in tributo di riconoscenza dal direttore della Caritas locale che nell’omelia lo ha definito «un gigante di carità e ingegno» e tutta la famiglia Baratta-Antonelli un esempio di imprenditoria cristiana.
r.c.
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