Parco Ducale
I loro fans erano lì ad attenderli, incuranti del caldo, davanti ai cancelli del Parco Ducale, fin da metà pomeriggio. Perché loro sono i «Pinguini Tattici Nucleari», e il loro ritorno in città, sabato 9 luglio in occasione della terza serata di «Parma Città della Musica», non poteva che essere un successo.
Fermati per due anni dalla pandemia, ma forti dei dischi d’oro, platino, doppio e triplo platino ottenuti grazie all’album «Fuori dall’hype», i sei scatenati membri della band - formatasi nel 2010 a Nembro, in provincia di Bergamo - sono tornati a Parma carichi di energia per il loro «Dove eravamo rimasti tour». Già, dove sono rimasti? Il gruppo, guidato da Riccardo Zanotti, ha confessato di essere rimasto legato ai ricordi dei loro primi anni, senza lasciarsi influenzare dal successo. Un successo che lo stop agli eventi per il Covid, comunque, non ha certo fermato. Infatti ieri sera, i tantissimi fans, sotto al palco allestito nel cuore del Parco Ducale, hanno potuto rivedere in azione dal vivo i loro beniamini avendo in regalo quelle stesse fortissime emozioni che la musica dei «Pinguini Tattici Nucleari» trasmetteva loro anche prima della pandemia. Le stesse sensazioni che, come ha ricordato anche Zanotti dal palco, si potevano provare anche a «Parma Music Park» nel 2019, ultima volta della band a Parma.
Il concerto si è aperto con il brano «Ridere», e tutto il Parco Ducale ha vibrato per l’energia trasmessa dalle note del pezzo. L’esibizione è continuata con «Nonono» e «Antartide», brani che trattano il tema dell’amore. L’entusiasmo è poi letteralmente andato alle stelle quando i «Pinguini Tattici Nucleari» hanno intonato «Giovani Wannabe», uno dei loro maggiori successi. Come nelle migliori tradizioni dei concerti, a metà circa dell’esibizione, quando proprio tutti fra il pubblico erano ormai stati conquistati dal ritmo della band bergamasca, la tribuna ha iniziato a brillare di piccole luci. Ma non si trattava delle fiammelle degli accendini, quelle che una volta illuminavo i grandi eventi live dei miti del rock. Erano invece le torce degli smartphone, con cui i moltissimi spettatori hanno omaggiato l’esibizione della band che stava intonando il brano «Bergamo»: è stata la prova che, se gli strumenti ma soprattutto le tecnologie cambiano, le emozioni scatenate dalla musica e le abitudini, restano.
Insieme, il foltissimo pubblico in platea ha poi intonato alcune strofe della canzone «Scrivile Scemo». Impossibile, infatti, resistere al ritmo coinvolgente del pezzo. Coinvolgente come tutta quanta la musica suonata sabato sera dai «Pinguini Tattici Nucleari», che, senza ombra di dubbio, tiene fede al proposito che tempo fa si era posto la band: rallegrare chi li ascolta in modo che il pubblico, avvolto nelle note, riesca a lasciarsi andare. Il gruppo, che nei primi album ha sicuramente teso di più al folk, mentre in «Fuori dall’hype» ha abbracciato l’indie-pop, attraverso i propri brani è senza dubbio riuscito in questi anni ad esportare la musica indie da piccoli teatrini fino al palco dell’Ariston.
E, con il loro «Dove eravamo rimasti tour», le note dei «Pinguini Tattici Nucleari» arriveranno anche nelle più prestigiose arene estive italiane. Ogni passo, per i ragazzi guidati da Riccardo Zanotti, è insomma un grande passo che li porta ad acquisire sempre più notorietà. Così è stato anche a Parma.
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