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Le «pagelle» dei capigruppo al discorso del sindaco

Le «pagelle» dei capigruppo al discorso del sindaco

di Pierluigi Dallapina e Luca Molinari

19 Luglio 2022, 03:01

Il discorso di insediamento del sindaco Michele Guerra piace agli undici capigruppo presenti in consiglio comunale: quattro sono sui banchi della maggioranza e sette su quelli dell'opposizione.

«È stata una buona partenza, in consiglio si respirava un clima positivo e costruttivo». Sandro Maria Campanini, capogruppo del Pd, apprezza l'attenzione del sindaco verso i bisogni della città. «Ha dato delle indicazioni molto chiare. La città ha bisogno di interventi per lo sviluppo, per ridurre le disuguaglianze e rispondere al caro bollette».

Pietro Vignali è chiaro: «Il sindaco ha fatto una serie di enunciazioni condivisibili a livello di principio, ma bisogna capire se si tradurranno in pratica. Spero che Guerra sappia far prevalere gli interessi della città in più contesti. Penso alle Fiere, all'accorpamento delle aziende sanitarie, ma anche all'Alta velocità visto che il sindaco si è incontrato col primo cittadino di Reggio Emilia e già in quella sede ci sono state visioni contrapposte. Quanto al contrasto alla povertà, spero che colga la mia proposta per un piano anticrisi».

Il civico Dario Costi è critico: «Notiamo una distanza tra la visione della città che viene enunciata e la distribuzione delle deleghe. Penso a Bosi che ha in mano il Bilancio, quindi contratti e appalti, e lo Sport, ossia il nuovo stadio Tardini, ma anche a Brianti e Borghi, figure di fiducia dell'amministrazione regionale, che si occuperanno di Alta velocità, aeroporto e di sanità».

Enrico Ottolini (Europa verde) alla fine del consiglio promuove il discorso di insediamento del sindaco. «Ha fatto molto bene a ribadire i valori dell'europeismo, della tutela dell'ambiente, del contrasto alla povertà e del rispetto verso le istituzioni. Sono valori che uniscono». Poi mette un po' di pepe. «Toccherà a noi consiglieri, quando entreremo nel merito delle questioni, affrontare anche quelle più divisive».

Un altro che parte con calma e poi pianta la zampata è Priamo Bocchi (Fratelli d'Italia). «Speriamo che mantenga nei fatti quell'apertura verso la minoranza annunciata a parole e quindi che si comporti diversamente rispetto al suo predecessore». La stoccata è tutta per l'ex sindaco Federico Pizzarotti.

Anna Rita Maurizio (Parma – La sinistra coraggiosa) sottolinea il fatto che nel discorso di Guerra ci sono i temi cari alla sua lista. «Penso al welfare, alla sanità, all'ambiente e alla parità di genere, che rappresentano i nostri temi e che poi sono stati assunti, senza problemi, da tutta la coalizione di centrosinistra. Quello che ha presentato il sindaco è un programma molto avanzato, ed io farò di tutto affinché possa restare fedele a queste linee».

Serena Brandini, anche se siede sui banchi della minoranza, dà fiducia alle parole di Guerra. «Bene il richiamo alla lotta contro la povertà». Però la consigliera – che si prepara a costituire il gruppo di Azione in consiglio – fa un appunto. «Il sindaco non ha toccato il tema delle infrastrutture, che per noi di Azione è molto importante». Il resto dell'intervento di Guerra è apprezzato. «Ha fatto bene a ricordare che questo è un consiglio comunale politicamente articolato».

Secondo Antonio Nouvenne (Michele Guerra sindaco), «il discorso pronunciato è una chiara prosecuzione di quanto fatto in campagna elettorale. Il nostro gruppo porterà una serie di istanze in consiglio a favore di tutta la città».

Per Maria Federica Ubaldi, capogruppo di Civiltà Parmigiana, «il sindaco ha pronunciato parole condivisibili, che esprimono una discontinuità col passato, ma soprattutto un'idea di città. Si tratta di un punto fondamentale perché significa che non ci si limita ad affrontare le emergenze, ma si lavora per prevenirle a differenza di quanto è avvenuto negli ultimi anni».

Cristian Salzano, capogruppo di Effetto Parma, è pronto a «verificare che gli obiettivi dichiarati in campagna elettorale vengano raggiunti. La tematica ambientale è fondamentale per il futuro della città e può portare anche a una convergenza di Europa verde e di una parte del mondo civico».

Laura Cavandoli, deputata e consigliera della Lega, tende la mano al neo sindaco: «Ho apprezzato l’impegno ad essere il sindaco di tutti, l’apertura al cambiamento e alle proposte della minoranza. La città ha davanti delle sfide molto difficili: crisi economica, crisi energetica, le richieste di famiglie e imprese, del commercio e il grave problema della sicurezza in città».

Pierluigi Dallapina

Luca Molinari

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