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L'ondata di caldo a Parma

Allarme ozono, limiti fuori controllo

Allarme ozono, limiti fuori controllo

di Giuseppe Milano

23 Luglio 2022, 03:01

Il caldo non dà tregua, anzi le temperature continuano a infuocare Parma. Mentre per oggi è scattata l'ennesima allerta gialla da parte della protezione civile proprio per «ondate di calore», ieri la colonnina di mercurio si è fermata a quota 37,4. A scongiurare il possibile record le nubi che hanno fermato i raggi di sole nel pomeriggio. I 40 gradi ipotizzati in alcuni scenari meteo non arriveranno, ma la situazione comincia a diventare sempre più difficile.

Ozono fuori controllo

In più all'ondata di caldo si aggiungono i dati preoccupanti dell'ozono. Parma e provincia sono fra i territori più colpiti dall'aumento dei livelli di questa molecola nell'atmosfera tanto che Arpae ha diramato un allerta sottolineando come «questa situazione meteorologica favorirà il permanere di condizioni favorevoli alla formazione di ozono. Si ipotizza pertanto la probabilità di ulteriori superamenti nei prossimi giorni della soglia di informazione». Soglia fra l'altro già ampiamente travalicata nella centraline provinciali da molti giorni.

Sforamenti continui

In pratica dal 12 giugno scorso le stazioni Arpae di Parma, Colorno e Badia di Torrechiara sono pressoché costantemente sopra i livelli di guardia. Mercoledì, ultimo dato a disposizione, a Torrechiara il livello era di 173 microgrammi al metro cubo (media di otto ore). Perché non scatti l'allerta dovrebbe assestarsi attorno ai 120. Nella centralina Arpae della Cittadella invece si è fermato a 146, poco meno di Colorno che si è attestato a 154 microgrammi al metro cubo.

Quella nel territorio langhiranese è addirittura fra le prime tre in regione come livelli raggiunti (con due stazioni di monitoraggio piacentine), con gli ultimi 12 giorni sempre sopra il livello di guardia. Inutile dirlo che il numero di sforamenti annuali consentiti è già stato ampiamente superato. Rispetto ai 25 consentiti, i giorni sopra soglia sono già 42. Non va meglio a Colorno con 41, mentre a Parma (sede della centralina la Cittadella) è solo questione di ore visto che manca solo una giornata per raggiungere la soglia consentita. Per comprendere la portata dell'emergenza anche i dati che arrivano dalla centralina mobile di Noceto dove dal 13 luglio i livelli di ozono sono stati costantemente al di sopra del limite tranne che per una giornata.

Le conseguenze

L'emergenza ozono spesso fa meno notizia rispetto allo smog invernale e, in particolare, alle polveri sottili, ma un'alta concentrazione nell'aria di questa particella può provocare ugualmente gravi irritazioni a gola e polmoni.

L'ozono può infatti ridurre la funzione polmonare, cioè diminuire la quantità di aria che si riesce a respirare ed è questo il motivo per cui, in presenza di alti livelli, si consiglia di evitare attività sportive all'aperto o altre attività faticose. In più quando i livelli sono alti, diventa più probabile che gli asmatici possano avere un attacco che richieda un uso di farmaci o una visita medica. Infatti l'ozono rende chi è affetto da questa patologia più sensibile agli allergeni che scatenano l'attacco e più vulnerabile alla riduzione della funzione polmonare e all'irritazione che il composto provoca nel sistema respiratorio. Infine l'ozono può aggravare le malattie croniche del polmone, quali enfisemi e bronchiti.

Le previsioni meteo

E con le previsioni meteo che sottolineano il persistere dell'ondata di caldo su Parma e provincia (nubi di ieri pomeriggio a parte) almeno sino a lunedì, i possibili disagi per la popolazione non caleranno. L'allerta gialla emanata per la giornata di oggi indica anzi un nuovo possibile picco per Parma città, poi nel week end le temperature scenderanno, ma si parla di uno, massimo due gradi. E per la pioggia tutto rinviato alla prossima settimana. Almeno si spera.

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