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La storia

La mamma dello sposo è originaria di Belforte: nozze da sogno con 100 ospiti dagli Usa

La mamma dello sposo è originaria di Belforte: nozze da sogno con 100 ospiti dagli Usa

di Giuseppe Milano

30 Luglio 2022, 03:01

Mettete una coppia in carriera americana, aggiungete 110 invitati, dieci damigelle, sei garcons d'honneur e, come palcoscenico, una villa da favola. Ed ecco che il giorno più bello di due innamorati si trasforma in una favola. E anche in una notizia. Perché la storia di Cara, affermata stilista del Michigan, e Stefano, responsabile marketing di un'azienda di New York, ha avuto come sfondo la nostra città. La loro non è stata una fuga d'amore, anzi. Hanno acquistato i biglietti aerei per loro e per altri cento invitati, sono partiti tutti insieme dagli Stati Uniti e hanno vissuto dieci giorni di vacanza fra città e provincia sino al giorno del matrimonio.

Che l'Italia fosse meta ambita di tanti stranieri per coronare il loro sogno d'amore era noto, ma forse poche volte due sposini hanno scelto di farlo portandosi con sé praticamente tutti gli invitati e organizzando non solo il giorno della nozze, ma un vero e proprio tour, oltretutto parmigiano, con tanto di trasferimenti in pullman, pranzi e cene in ristoranti tipici e pizzerie, pernottamenti in alberghi, bed and breakfast e agriturismi. Ultimo ma non ultimo il matrimonio a Villa Malenchini, a Carignano; 110 invitati meno di una decina italiani.

«Circa un anno fa ho ricevuto una email da questa coppia che mi chiedeva una mano per organizzare il loro matrimonio in Italia - racconta Gabriella Esposito, wedding planner parmigiana - Abbiamo visto alcune location e poi, guardando sul mio sito una foto, si sono innamorati di Villa Malenchini. Abbiamo iniziato così l'organizzazione e a febbraio sono venuti per una settimana a Parma per incontrare fornitori, selezionare il menù e prenotare tutte le strutture che avrebbero ospitato gli invitati». Ma perché Parma? «La mamma dello sposo, che si chiama Silvia Gigliotti, è nata a Belforte, una piccola frazione di Borgotaro a pochi passi da Ostia Parmense. Ha vissuto in Italia fino a 25 anni e poi all'università, a Bologna, ha conosciuto il marito italoamericano ed è andata a vivere negli Stati Uniti. E qui è nato Stefano». E l'Italia, come spesso capita. rimane sempre nel cuore; in più, raccontano Cara e Stefano, «volevamo rinsaldare il legame con le nostre origini facendole conoscere ad amici e parenti americani e far vivere a tutti delle atmosfere che in America non ci sono».

Il matrimonio alla fine è stato così solo l'ultimo atto di una settimana di festa. In pullman i cento invitati a stelle e strisce si sono, ad esempio, goduti la visita al paese natale della mamma in appennino, un picnic due giorni prima delle nozze sul monte Molinatico e, alla vigilia, grande festa in un notissimo locale di via Farini, interamente prenotato per la coppia Cara-Stefano.

Poi il giorno più bello. «Una festa - racconta ancora Gabriella Esposito - iniziata alla mattina quando sposa e damigelle d'onore, tutte rigorosamente in pigiama, come è tradizione negli Usa, sono andate a piedi dal loro hotel, a barriera Repubblica, allo studio del parrucchiere, lo stesso che poi ha acconciato anche tutti gli altri partecipanti, e poi da qui a Villa Malenchini dove si sono vestite. A quel punto via alla cerimonia celebrata dal fratello della sposa e dalla sorella dello sposo (l'unica, fra l'altro, che conosceva qualche parola di italiano, a differenza della sposo) e, il giorno dopo, la «fuga» di Cara e Stefano per il viaggio di nozze fra Puglia e isole della Grecia.

«Abbiamo adorato Parma - raccontano ora in coro i due protagonisti di questa favola - Abbiamo mangiato benissimo in tanti ristoranti e molti dei nostri invitati sono rimasti affascinanti dalla vostra terra. Tanti nostri amici non hanno nascosto che vorrebbero anche loro sposarsi qui da voi in Italia».

«Il momento più emozionante? La cerimonia ovviamente, con un cielo azzurro bellissimo, ma anche il momento quando, per la prima volta, siamo andati a Villa Malenchini ed abbiamo scelto il punto del parco dove ci saremmo sposati».

Una favola per loro, un piccolo-grande capolavoro di organizzazione per i fornitori, tutti parmigiani, che per una settimana hanno “coccolato” la comitiva americana. Ora tutti porteranno il ricordo di Parma a New York, Michigan e Nevada. Da lì in tutti gli Stati Uniti.

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