Enpa in azione
Stanno bene gli undici cuccioli di cane corso che sono stati recuperati da alcuni volontari in una casa nel parmense.
La storia degli 11 cuccioli inizia in un paese della Bassa. E non si tratta di un maltrattamento, ma di una mal gestione dei poveri animali: «I signori che avevano la mamma e il papà si trovavano in un forte disagio economico - racconta Teodora Campanini, capo nucleo guardie zoofile Enpa -. Dieci mesi fa è nata una prima cucciolata; i quattro piccoli rimasti sono stati ceduti uno ad un'altra famiglia e gli altri tre, Aldo Giovanni e Giacomo, così sono stati chiamati, all' associazione Equilibranco. A maggio però mamma corso era di nuovo incinta, questa volta di ben 13 cuccioli, di cui solo 11 sopravvissuti (due sono morti subito). I padroni dei cani inizialmente li hanno tenuti, però non potevano accudirli adeguatamente sia dal punto di vista logistico che dal punto di vista economico. E quindi mancavano cibo e cure veterinarie, così come mamma e papà e come i fratelli più grandi che non avevano ricevuto nessun tipo di vaccino né il microchip (obbligatorio per legge per tutti i cuccioli dopo i 30 giorni). I cagnolini avevano dermatite, parassiti ed erano denutriti. Grazie all'associazione Sos Angels e ad alcuni volontari indipendenti sul territorio, la mamma e gli 11 cuccioli sono stati recuperati e messi in un luogo sicuro e pulito dove stanno ricevendo tutte le cure veterinarie. Ma le spese sono davvero tante e quindi vengono organizzate iniziative per raccogliere le offerte, come quella di domenica scorsa con la pizzata a Vicofertile. Ci saranno altre iniziative anche perché oltre al cibo, che è sempre tanto quello necessario, vista la mole dei cani, ci sono da pagare la sterilizzazione della mamma e un intervento ad un occhio di uno dei cuccioli più grandi».
Alla fine soltanto grazie alle associazioni private e all'intervento delle guardie zoofile dell'Enpa «è stata risolta una situazione stagnante - chiude Campanini - che perdurava da anni sul territorio».
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