Ritorno a scuola
Saranno i primi a tornare fra i banchi di scuola, il 1° settembre, e con l’avvio di questo anno scolastico consolideranno un nuovo modo di intendere la didattica.
Il liceo quadriennale, che è già realtà per diversi istituti della città, da giovedì diventerà la quotidianità per centinaia di ragazzi e decine di docenti.
«Abbiamo già assegnato le aule alle classi e comunicato gli orari dei primi giorni - spiega Giovanni Brunazzi, dirigente scolastico del liceo Ulivi, che conta per la sezione quadriennale 80 allievi, 29 dei quali inizieranno giovedì prossimo-. Siamo pronti ad accogliere gli studenti, anche perché siamo stati corroborati e rinforzati nella nostra convinzione sulla scelta didattica di questa sezione dai risultati molto soddisfacenti della prima classe uscita dall’esame di stato nel luglio scorso, anche alla luce dei commenti molto positivi lasciati dagli ispettori ministeriali durante le prove orali».
Anche all’Istituto Carlo Emilio Gadda di Fornovo, tutto è pronto per il 1°. «Nel nostro quadriennale c’è una particolarità, voluta dall’istituto, che è l’inserimento del docente di laboratorio di chimica e fisica ed essendo io un fisico non posso che essere felice di questo buon arricchimento - dice Alessia Gruzza, da poco dirigente del Gadda -. Le nostre quattro classi, dalla prima alla quarta, contano tra gli 80 e i 100 ragazzi e, personalmente, sono felice di entrare in una scuola, su due sedi (Fornovo e Langhirano), con tanti progetti, iniziative e indirizzi. Sono, soprattutto, felice di cominciare salutando, in aula magna, i miei ragazzi dopo due anni di difficoltà».
Al liceo Bertolucci, il quadriennale coinvolge circa 100 studenti e il suo dirigente, Lorenzo Cardarelli, chiarisce come questa «sperimentazione» sia entrata a regime a tutti gli effetti, «non solo dal punto di vista tecnico, ma anche da quello della consapevolezza di avere un’offerta di qualità che viene fatta alla città in termini di innovazione»: «La scuola è pronta anche perché l’ex dirigente, Aluisi Tosolini, insieme ai docenti e al personale, per l’avvio anticipato e per il passaggio di consegne, ha predisposto tutto con cura, competenza e passione, ma anche gli altri istituti hanno lavorato con grande impegno, responsabilità e spirito di confronto, tratto tipico della rete delle scuole di Parma». La Scuola per l’Europa, aprirà le porte ai suoi 760 alunni, che comprendono anche 30 ragazzi stranieri ospitati all’interno di un percorso di scambio, il 5 settembre.
«Lavoriamo dal 1° settembre, ma gli studenti arriveranno il 5 e termineranno il 7 luglio, seguendo l’ordinamento didattico delle scuole europee, con inizio anticipato, fine posticipata e sospensione delle attività didattiche più frequente - chiarisce la dirigente, Roberta Fantinato -. Per la ripartenza siamo abbastanza pronti e ricominciamo con entusiasmo; so che gli insegnanti hanno ripreso a progettare scambi e si riparte sperando di restituire ai ragazzi le opportunità di movimento che si meritano con i loro coetanei, anche in ottica europea».
Giovanna Pavesi
© Riproduzione riservata
Contenuto sponsorizzato da BCC Rivarolo Mantovano
Gazzetta di Parma Srl - P.I. 02361510346 - Codice SDI: M5UXCR1
© Gazzetta di Parma - Riproduzione riservata