Caro energia
Le stime parlano chiaro: per luce e gas la spesa sale mese dopo mese. Costi che potrebbero aumentare a ottobre, quando Arera aggiornerà le tariffe. E se le cose non cambieranno l'incremento sarà destinato a salire anche nel 2023 con bollette da notti insonni e magari al freddo. Bollette che non tutti riescono a pagare, con il rischio di non poter utilizzare il riscaldamento e l'acqua calda. E a Parma sono già oltre 50 i condomini nei quali il servizio è stato sospeso.
«Siamo molto preoccupati - spiega Marco Ceresini, presidente provinciale Anaci, associazione nazionale amministratori condominiali -. Nell'inverno 2021/2022 abbiamo visto i costi raddoppiati sia per il gas che per il teleriscaldamento. E ora, per la prossima stagione, si prevede un ulteriore aumento di almeno il 50% rispetto all'anno scorso. Dobbiamo ora attendere le manovre che metterà in campo il Governo che nella passata stagione ha ridotto per la fornitura di gas gli oneri di sistema e portato l'Iva dal 22% al 5%, dimenticandosi però del servizio di teleriscaldamento che interessa, anche se solo parzialmente, circa 280 comuni italiani , per il quale non è stata fatta nessuna riduzione».
Aumenti difficili da affrontare. Basta pensare a un pensionato, che con la minima avrà non poche difficoltà a pagare bollette da 1.600 euro, oppure a una persona che ha perso il lavoro con la crisi procurata dalla pandemia o a chi ha già tanti pensieri per mandare avanti la propria azienda. «Inoltre - continua il presidente Ceresini - il teleriscaldamento del nostro comune è allacciato al termovalorizzatore che apporta circa il 75% del fabbisogno energetico richiesto dal servizio, quindi già parzialmente coperto dalla tassa applicata per la raccolta e smaltimento rifiuti. Ritengo che questa tariffa non sia adeguata in quanto applicata a città come Reggio Emilia e Piacenza, sprovviste di termovalorizzatore. Noi come Anaci stiamo comunque affrontando il problema sia a livello locale che a livello nazionale in quanto non può il teleriscaldamento, anche per le diverse fonti energetiche utilizzate, essere esclusivamente indicizzato all'andamento del prezzo del gas. Come amministratori di condominio abbiamo avuto consapevolezza dell’intero ammontare delle spese del riscaldamento solo a fine stagione, trovandoci davanti importi superiori a quelli preventivati seppur già aumentati di una percentuale del 30-40% rispetto all’anno precedente - continua Marco Ceresini -. Ci siamo quindi immediatamente attivati ad inoltrare richieste di versamenti integrativi per poter provvedere al pagamento delle bollette, dovendo però fare i conti con le difficoltà economiche dei singoli condomini. Ad esempio le spese di riscaldamento di un appartamento di 80 metri quadri è passata da una spesa annua di circa 800 euro a 1.600 euro. E tutto questo in un momento storico in cui sono tante le famiglie in difficoltà, anche per l'aumento delle spese quotidiane. Non da meno è l’aumento del costo dell’energia elettrica che in termini percentuali è sicuramente più elevata ma in termini economici ha un impatto nettamente inferiore rispetto al riscaldamento. Voglio far presente che Iren nel mese di agosto, dopo aver inviato i dovuti solleciti rimasti inevasi proprio per i motivi sopra indicati, ha provveduto alla sospensione del servizio di riscaldamento in più di 50 condomini che, in alcuni di essi, fornisce anche acqua calda sanitaria». E conclude il presidente di Anaci: «Mi auguro due cose: la prima che Iren interrompa la campagna di distacco, riattivi il servizio al più presto nei fabbricati già colpiti dal provvedimento, capendo l’enorme difficoltà del momento, e che gli amministratori possano prendere accordi con la stessa per un piano di rientro del debito, la seconda che il governo agisca quanto prima con una manovra efficace per calmierare il prezzo del gas ed eventuali decreti per il contenimento dei consumi nella imminente stagione invernale».
Mara Varoli
© Riproduzione riservata
Contenuto sponsorizzato da BCC Rivarolo Mantovano
Gazzetta di Parma Srl - P.I. 02361510346 - Codice SDI: M5UXCR1
© Gazzetta di Parma - Riproduzione riservata