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Cena dei mille: quattro portate gourmet, semplici e sorprendenti

Quattro portate gourmet, semplici e sorprendenti

07 Settembre 2022, 03:01

Una cena nel cuore di Parma è di per se affascinante. Perché anche la location incide sulle emozioni. Sensazioni importanti, dall'antipasto al dolce, dalle degustazioni dei prodotti della food valley sino all'ultimo sorso di infuso (per i più freddolosi). Anzi, partiamo proprio dal meteo: ieri faceva caldo ma lentamente, col far della sera, la temperatura è diventata perfetta per una cena all'aperto nelle strade della nostra città. Peccato la pioggia finale.

Poi il menu. Che è una sorta di piccolo grande manifesto della nostra food valley oltre che un omaggio alla terra degli chef tristellati ospitati ieri sera, ovvero Bergamo per Chicco Cerea e Alba per Enrico Crippa. Parma, Bergamo e Alba a tavola insieme, città creative Unesco della gastronomia.

L'aperitivo

E dunque partiamo da Parma: la scelta di offrire un aperitivo con i vini della nostra terra, peraltro con alcune scelte anche su Reggio Emilia e Piacenza, ma soprattutto con i nostri prodotti è di per se un'esperienza unica. E di alta convivialità: passeggiare in piazza con un calice, un pezzetto di Parmigiano, una fetta di Culatello o Prosciutto di Parma, per noi che siamo di casa sembra quasi naturale. E la pasta fredda, il pomodoro, le alici. Ma le facce soddisfatte dei molti turisti arrivati a Parma per l'evento parla più di qualsiasi critica.

L'antipasto

Aprono e chiudono la cena gli chef tristellati. Si inizia con la «Tartare di tonno, bagna cauda e crumble ai pistacchi» griffata da Chicco Cerea (Ristorante Da Vittorio, Bergamo tre stelle Michelin). Colpisce l'armonia del piatto: a leggere gli ingredienti non ci si aspetta un equilibrio perfetto al palato, tra componenti sapide e più dolce, dove la parte ittica è rispettata nella sua qualità. Un buon inizio.

Il primo

Si prosegue con un «Cilindro alle ortiche glassato con tartufo nero candito e Parmigiano Reggiano affumicato» realizzato dagli chef di Parma Quality Reastaurants. Buono e basta. Una sorta di cannellone moderno, dai sapori intensi e decisi ma anche questa volta rispettoso delle materie prime. Con una texture e una intensità perfette.

Il secondo

Gli ChefToChef Emilia-Romagna guidati da Massimo Spigaroli hanno proposto un piatto che riuniva i sapori dell'Emilia (Piacenza, Reggio e Parma), il «Tenero di vitello su purea di patate dolci e fiore di zucchino ripieno di ortaggi». Tenera la carne, saporita la parte vegetale, una piccola sorpresa nella sua semplicità. Un piatto di rustica eleganza, con i sapori della nostra terra.

Il dolce

Dicevamo apertura e chiusura ai tristellati. Enrico Cerea (ristorante Piazza Duomo, Alba, tre stelle Michelin) ha proposto un dolce in pieno stile Piemonte, la «Torta di nocciole d’Alba, crema zabaione al moscato». Per chi ha avuto la fortuna di passare dalle Langhe ecco che questo dolce ne ha evocato i profumi, i sapori, con ingredienti più che tipici di questa porzione di terra. Ingredienti valorizzati dall'idea di Crippa, una summa del gusto del dolce perfetto. Pur degustato sotto i portici del grano, causa pioggia.

Il servizio

L'ultima nota è per il servizio, veloce e puntuale. Facile comprendere come sia difficile e complicato servire mille persone sedute su un mezzo chilometro di tavola. Bene, le uscite sono state puntuali, le mescite anche, nonostante qualche goccia di pioggia. Una vera serata da incorniciare. Mancava da tre anni ormai, ci voleva. Anche la cena dei Mille è ripartenza. Una buona e gustosa ripartenza.

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