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Borgotaro

Bernardi, il medico scalatore: 25 volte oltre i quattromila metri

Bernardi, il medico scalatore: 25 volte oltre i quattromila metri

di Lorenzo Benedetti

08 Settembre 2022, 03:01

Borgotaro Con le cinque vette salite quest’estate nel Cantone Vallese, il medico borgotarese Mauro Bernardi ha raggiunto l’ambito risultato di venticinque montagne di oltre 4000 metri scalate con successo: una grande soddisfazione per ogni scalatore che, come Bernardi, vive la montagna con rispetto e come luogo di pace e bellezza.

«La passione per la montagna è nata percorrendo l’Appennino: dalla cima del monte Pelpi, nelle giornate limpide, lo sguardo poteva accarezzare l’intero arco alpino e la sagoma inconfondibile del Monviso, che è stata la mia prima ascensione di un certo impegno – racconta Mauro Bernardi, stimato otorinolaringoiatra e noto anche per il suo impegno nel volontariato locale –. La mia attività alpinistica ha preso avvio nel 2003, in Val di Fassa, dove con mio figlio Paolo ci siamo iscritti a un corso di roccia che si è concluso con la salita della Normale Stabeler alle Torri del Vajolet. Dopo le prime ferrate del Catinaccio di Antermoia e della Roda di Vael, abbiamo salito il Civetta, il Monte Pelmo e altre cime delle Dolomiti; con un amico della Val di Zoldo, Francesco, abbiamo scalato il Gran Vernel in Marmolada, per poi percorrere una via di arrampicata sul Duranno, il monte di Mauro Corona. Da allora l’alpinismo ha fatto parte integrante della nostra vita».

E così con il figlio Paolo, anch’egli medico, Mauro Bernardi ha guardato il panorama dal Cevedale, dall’Argentera, dall’Ortles e dall’Adamello, per poi concentrarsi sul monte Rosa: «Eccettuato il Gran Paradiso, che ho salito da ragazzo, gli altri quattromila metri che ho conquistato appartengono al gruppo del Rosa, una montagna che è diventata per me un luogo dell’anima. Con Patrick, la mia guida di Val d’Ayas, abbiamo raggiunto tutti i 4000 metri del massiccio eccetto le cime Dufour e Nordend. Lo scorso anno abbiamo salito il Dente del Gigante e il Bernina, certamente una delle vette innevate più affascinanti».

Nel corso degli anni, Bernardi ha anche trasmesso la sua passione per la montagna a tanti amici, conoscenti e curiosi: come responsabile del gruppo Cai Alta Valtaro, è accompagnatore di gruppi aperti a tutti, alla scoperta dei rilievi più belli del territorio: «Ho la sensazione che siano le montagne a chiamarmi, e a donarmi un senso profondo di libertà, la percezione piena della bellezza del Creato – afferma –: l’approccio con la montagna comporta anche lo studio della composizione geologica, della flora e del contesto culturale. Il rispetto per la montagna e la sicurezza nella scalata sono fondamentali: a chi vuole vivere queste esperienze consiglio un corso introduttivo all’alpinismo e molta preparazione, soprattutto per affrontare i percorsi in sicurezza. Presso il Cai di Parma è possibile chiedere informazioni a questo proposito, e il gruppo di Borgotaro propone sempre nuove opportunità per conoscere i monti appenninici».

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