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Greto della Parma, al via un mese di manutenzioni

Greto della Parma, al via un mese di manutenzioni

08 Settembre 2022, 03:01

Dureranno un mese le manutenzioni sulla vegetazione nel greto della Parma, in vista delle possibili piene stagionali. I lavori - in capo ad Aipo (Agenzia interregionale per il fiume Po) - sono appena partiti e riguardano il tratto cittadino del torrente Parma.

Sono interessati i sei chilometri di greto compresi tra la tangenziale sud e la tangenziale nord. Il tratto è attraversato da nove ponti, parte dei quali di rilevanza storica, con lunghezze che variano da un massimo di duecento metri ai settanta di ponte Dattaro. Gli interventi di manutenzione rivestono una particolare importanza perché la città ospita uno dei nodi idraulici più importanti di tutto il territorio: la confluenza tra il torrente Parma e il torrente Baganza a monte di Ponte Italia.

L'Aipo dal 2016 ha intensificato gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria sulla vegetazione presente lungo i corsi d'acqua di competenza. L'Agenzia investe circa sedici milioni di euro ogni anno per la manutenzione ordinaria delle opere sul proprio reticolo.

L'intervento sulla vegetazione nel greto della Parma ammonta a 45mila euro e prevede una serie di azioni per diradare la vegetazione, potare alcune piante e rimuoverne altre malate o situate in posizioni particolarmente delicate in caso di piene.

«Il nostro compito è quello di garantire la sicurezza idraulica - dichiara Meuccio Berselli, direttore di Aipo -. Lo facciamo con il giusto equilibrio, per tutelare l'ambiente circostante. Questo tipo di interventi solitamente vengono svolti a partire dalla seconda metà di luglio, ma essendo stata una estate particolarmente siccitosa la vegetazione è cresciuta meno del solito, così abbiamo posticipato a settembre».

Queste manutenzioni vengono svolte due volte l'anno per garantire la funzionalità del corso d'acqua. «L'obiettivo - precisa Mirella Vergnani, dirigente della Direzione territoriale idrografica per l'Emilia occidentale di Aipo - è quello di trovare sempre un equilibrio tra le esigenze di carattere idraulico e quelle ambientali. I tagli variano in funzione delle golene. Quando sono più ampie si lascia maggiore spazio alla vegetazione. Quando invece gli spazi sono ridotti si effettuano interventi più intensi. Ad esempio, dal ponte di Mezzo a quello delle Nazioni, gli spazi sono ridotti e mantenere la vegetazione può essere molto pericoloso. Invece in altri tratti si possono prevedere interventi più leggeri».

Le manutenzioni variano anche a seconda del lato del torrente Parma. Quello verso l'Oltretorrente, da sempre frequentato dai parmigiani per le proprie passeggiate, viene ripulito al meglio dalla vegetazione più infestante. Il lato opposto invece, meno fruibile, viene lasciato più «selvaggio», anche per garantire un habitat naturale adatto ad ospitare tante specie animali e vegetali.

«Entro l'inizio di ottobre - sottolinea Mirella Vergnani - la manutenzioni dovrebbero concludersi. Le uniche piante ad essere tagliate saranno quelle malate o situazione in posizioni particolarmente pericolose in caso di piene. I lavori prevedono inoltre la valorizzazione delle specie autoctone e la sostituzione di specie particolarmente infestanti».

Pensare alle piene di fiumi e torrenti dopo un'estate all'insegna della siccità di primo acchito può apparire quasi un controsenso. In realtà i cambiamenti climatici ci mettono davanti ad eventi sempre più estremi. Per questo è fondamentale prepararsi per tempo alle piogge autunnali, ma soprattutto ad eventuali piene.

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