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Borgotaro

Monte Croce di Ferro diventerà una nuova fattoria del vento. C'è già qualche malumore.

Monte Croce di Ferro diventerà una nuova fattoria del vento. C'è già qualche malumore.

di Monica Rossi

15 Settembre 2022, 03:01

Borgotaro Le risposte alla crisi energetica innescata dal caro bollette procedono nel solco delle soluzioni green e aprono così un ulteriore capitolo rinnovabili, che questa volta interessa molto da vicino la montagna parmense: lo skyline dei crinali valtaresi, infatti, potrebbe presto annoverare un altro parco eolico.

Panorama appenninico

Nulla di nuovo, nel panorama appenninico, perché si tratta di un’ulteriore fattoria del vento che va ad aggiungersi a quelle già esistenti e cui tutti hanno ormai fatto l’occhio. Oltre alla storica pala dei Piani di Tiedoli e all’ormai celebre installazione sul crinale del Passo Cento Croci, tra Emilia Romagna e Liguria con i suoi piloni visibili in buona parte del territorio, è in fase di completamento il progetto (per ora sulla carta) denominato «Monte Croce di Ferro», che prevede l’installazione di sette aerogeneratori di altezza complessiva fuori terra pari a 200 metri, con potenza di 30 megawatt.

I terreni

Il tutto, principalmente sui terreni della comunalia di Pontolo (nel comune di Borgotaro), che aveva già dato parere in un’assemblea svoltasi lo scorso 14 agosto. A comunicarlo, la Direzione generale Cura del territorio e ambiente-Area valutazioni Impatto ambientale e autorizzazioni della Regione Emilia Romagna, con un avviso sugli organi di stampa, corredato di piano particellare per i necessari espropri. A presentare istanza ai fini dell’ottenimento del Provvedimento autorizzatorio unico regionale (Paur), comprensivo di Valutazione di impatto ambientale (Via), la società Borgotaro Wind srl, con sede a Bolzano. Alla comunicazione, è stata allegata la lista (e si tratta di 25 pagine) delle particelle interessate (267 possibili espropri, tra privati, pubblici e comunalie), cui si aggiungono le aree catastali del comune «interessate - si legge a fine lista - dalle opere di rete».

Richiesta depositata

La richiesta è stata depositata ieri in Regione e in Comune, e ci sono 60 giorni per il deposito di eventuali opposizioni. Le prime reazioni? I social già ribollono di pareri, sia favorevoli che contrari, e non mancano le critiche anche politiche. Che, tuttavia, fanno il paio con la necessità di spingere sempre più sulle rinnovabili nell’interesse della comunità.

Monica Rossi

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